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La scelta di Anne - L'Événement di Audrey Diwan

8 settembre 2021 Recensioni 3 Commenti
Leone d'Oro

Europictures, 4 Novembre 2021 – Pro-choice

Nella Francia del 1963 una brillante studentessa di estrazione sociale modesta rimane incinta. Pur essendo consapevole che l’aborto è un reato, la ragazza è determinata a non tenere il bambino. Prova dunque tutte le strade possibile pur di non portare a termine la gravidanza…


La scelta di Anne – L’Événement è un film meraviglioso, per quanto forse arrivi fuori tempo massimo nel discorso che affronta sull’aborto. Audrey Diwan incolla la macchina da presa alla sua protagonista e non la stacca mai, indagando ogni più piccola espressione, emozione, sensazione che l’ottima interprete (Anamaria Vartolomei, che si candida prepotentemente per il premio Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente) riesce ad esprimere. Non solo viviamo il suo dramma, ma quasi lo sentiamo sulla nostra pelle, desideriamo con lei porre fine a una gravidanza indesiderata e soffriamo con lei quando prova a procurarsi da sola un aborto o quando si serve di una mammana.

La scelta di Anne non parla di aborto, quanto della sofferenza che provoca una gravidanza indesiderata e, di conseguenza, della necessità che la donna abbia una scelta e che non sia obbligata a portare a termine una gravidanza che non ha voluto. Tutto questo senza mai spettacolarizzare il corpo della donna (per quanto nel finale cede, per un attimo, al voyeurismo), e senza cadere nelle solite, stantie meccaniche. In questo senso La scelta di Anne  è un ottimo film: emozionante e quasi straziante, quando serve. Girato e scritto (a partire dal romanzo “L’evento” di Annie Ernaux) da donne e particolarmente preciso sia nella ricostruzione storica sia nel comprendere il clima di omertà attorno all’argomento “aborto”.

La situazione di “urgenza”, la disperazione, il panico della protagonista sono il vero tema centrale del film, ma non sono sufficienti. Diwan ci vuole convincere che la donna debba poter scegliere, ma in effetti in Occidente è già così: le donne hanno diritto a fare ricorso all’aborto nel caso di una gravidanza indesiderata. Il film sfonda quindi una porta aperta e si riduce a una mera rappresentazione di quello che avveniva in un tempo non poi tanto remoto. Tuttavia, questo non sarebbe sufficiente a convincere una persona anti-abortista che probabilmente voleva essere il vero target di Audrey Diwan. Se non si considera chiuso il dibattito sull’aborto, questo film di certo non porta niente di nuovo alla discussione.

La scelta di Anne rimane comunque un ottimo prodotto, estremamente emozionante e ricchissimo di spunti di discussione. Un film da non perdere, che ha il solo difetto di ribadire un concetto anziché inserirsi in una discussione.


La locandinaTitolo: La scelta di Anne – L’Événement (L’événement)
Regia: Audrey Diwan
Sceneggiatura: Marcia Romano, Audrey Diwan
Fotografia: Laurent Tangy
Interpreti: Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet Klein, Luàna Bajrami, Louise Orry-Diquéro, Louise Chevillotte, Pio Marmaï, Sandrine Bonnaire, Anna Mouglalis, Leonor Oberson, Fabrizio Rongione
Nazionalità: Francia, 2021
Durata: 1h. 40′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Sebastiano ha detto:

    Leone meritato, quindi?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Secondo molta stampa, nessun Leone d’Oro che non sia assegnato a un film italiano è meritato.

  3. Francesco Binini ha detto:

    Difficile parlare di leone “meritato”. Di certo è un film che attira premi, visto il periodo storico. Per quel che mi riguarda è un film nato “vecchio”. Per forza di cose sarà visto da un pubblico molto ristretto tra Italia, Francia e qualche altro paese occidentale dove il discorso sulla scelta e sull’aborto è concluso. Non arriverà, invece, nei paesi dove l’aborto è ancora considerato illegale e – qualora dovesse arrivare – darà comunque molte frecce agli anti-abortisti: “vedi quanta sofferenza provoca un aborto?” Non si può certo dire che sia un film “brutto” – tutt’altro – ma è un film che vorrebbe inserirsi in un dibattito, ma lo fa con gli argomenti sbagliati, a mio avviso.

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