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Lezione Ventuno di Alessandro Baricco

17 ottobre 2008 Recensioni 0 Commenti
Emanuele Rauco, 17 Ottobre 2008: Alienato
01 Distribution, 17 Ottobre 2008

Un insegnante universitario dedica una lezione del suo corso a smontare il successo della Nona Sinfonia di Beethoven. Questa lezione viene visualizzata attraverso la vita di un violinista che passa i suoi ultimi giorni in mezzo a una comunità di folli che cercheranno di insegnargli la musica e la vita fuori dai preconcetti…


Gli esordi sono sempre esemplari strani da trattare, per atteggiamento e severità da adottare, per il modo in cui viene da avvicinarcisi, specie in Italia dove realizzare e distribuire un film è un’impresa titanica. Specie se poi, l’esordiente, è un personaggio famoso, stimato e odiato in egual misura, ma soprattutto di successo, in altri campi. Quindi parlare e riflettere sull’esordio alla regia cinematografica di Alessandro Baricco non è affatto facile, da qualunque parte lo si voglia: peraltro, il film risulta allo spettatore come il suo autore, irritante e affascinante a un tempo.

Scritto dallo stesso Baricco, un film scombinato come la sua sinossi, che alterna ricostruzione da finto documentario, racconto onirico e morale, resoconto immaginifico, discorso saggistico, percorrendo la presuntuosa e difficile strada che passa da Peter Greenaway e arriva a Derek Jarman.

Ambientato tra un’innevata landa tedesca e un’aula universitaria, con vari personaggi ottocenteschi a rilasciare interviste, il film racconta sostanzialmente la genesi, i retroscena e la reale portata della più celebre opera di Beethoven, riportata al suo contesto e tolta dalla semplice glorificazione, e serve come punto di partenza per raccontare la passione e l’importanza dell’insegnamento, di come esso serva a liberare le menti, a desacralizzare le tesi preordinate, non a imporle. Non a caso nel film, la verità arriva da una comunità di freak che fa interrogare il protagonista anche sulla morte, sul prepararsi a riceverla o sullo sfidarla.

Aperto da un curioso incipit dedicato alla vita dell’insegnante che tenne la “lezione ventuno”, il film di Baricco ha il problema della confusione e dell’inconcludenza, per cui non si capisce dove le “barocche” scelte stilistiche vogliano andare a parare, cosa vogliano intendere: un tono surreale, compiaciuto, intriso di postmodernità umoristica, che si balocca con immagini preziose, invenzioni visive, decontestualizzazioni e riletture tra il serio e il faceto, che ad ogni sequenza cambia registro in modo spesso gratuito. Ma nonostante tutto, a dispetto di didascalismi e banalità, dei molti insistiti poeticismi, come nel finale, ha un soffio di vita e di coraggio che lo rendono affascinante, come le capacità affabulatorie del suo autore, che infatti eccede in parole e lima la forza delle immagini, ma sa incuriosire e anche, a suo modo, catturare.

Baricco mette molta carne al fuoco, sbanda, e come sceneggiatore perde di vista temi e toni, ma sa che ciò che ha dire è interessante e foriero di bei momenti. E’ come regista che zoppica di più, a dispetto della bella fotografia di Gherardo Gossi, perso nella sfida di dare forza immaginifica a una lezione, di visualizzare la musica con ostentati lirismi, come il piano sequenza all’attacco dell’ultimo movimento della sinfonia, a svelare i personaggi.

Nel girotondo di musica, immagini e squarci lirici, gli attori fanno la parte del topo e pagano pegno, specie due figure come Leonor Watling – tra le attrici più espressive degli ultimi tempi – e Noah Taylor, mentre John Hurt fa lo stesso personaggio di The Oxford Murders, ma sopra le righe. Quindi, il dubbio se incoraggiare o convincere alla resa l’estro multimediale resta, ma non ci sentiamo di affossare un prodotto sulla base di una presunzione e di un’antipatia che, pur presente, rischia di coprire i meriti del film.


Titolo: Lezione Ventuno
Regia: Alessandro Baricco
Sceneggiatura: Alessandro Baricco
Fotografia: Gherardo Gossi
Interpreti: Noah Taylor, Clive Russell, Leonor Watling, John Hurt, Tim Barlow, Natalia Tena, Andy Gatherwood, Daniel Tuite, Rasmus Hardiker, Phyllida Law, Adrian Moore, Matthew Reynolds, Clive Riche, Franco Pistoni, Chiara Paoli
Nazionalità: Italia, 2008
Durata: 1h. 32′


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