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"Looking for Grace" di Sue Brooks

4 settembre 2015 Recensioni 0 Commenti
Looking for Grace

Inedito in Italia – Volubile

La sedicenne Grace scappa di casa insieme a un’amica per andare a un concerto. La sua fuga mette in moto le ricerche dei genitori, che decidono di mettersi in viaggio insieme a un anziano investigatore privato per capire le motivazioni della ragazza. Ma tutti loro hanno dei segreti nascosti…


Odessa Young in una scena di Looking for GraceCon Looking for Grace la regista e sceneggiatrice Sue Brooks punta a parlare di una piccola famiglia servendo i due padroni che sono le leggi del caso e quelle delle conseguenze, e in questo modo riesce a rendere difficilmente prevedibili gli sviluppi (pure qua e là ovvi) della storia. Il suo sguardo non è semplicemente corale perché diviso tra le diverse prospettive dei personaggi, ma è soprattutto variabile nel registro con cui decide di trattare i fatti delle diverse parti della storia. In questo genere di film, in cui tramite punti di vista diversi si ritorna più volte sullo stesso breve lasso di tempo, di solito ad avere la parte del leone è il puzzle complessivo, quel quadro generale che solo alla fine diventa lampante. Qui è diverso, il fuoco non sta in un singolo colpo di scena che sconvolge l’intreccio, anzi poco brillante, ma nei tanti piccoli segreti che i protagonisti si rivelano reciprocamente e rivelano allo spettatore, segno che sono davvero loro la ragion d’essere di tutto, non la storia.

Radha Mitchell e Richard Roxburgh in Looking for GraceI personaggi di Looking for Grace potrebbero venir fuori dalla vita quotidiana di chiunque, ma una caratterizzazione a tratti banale e non troppo convinta li avvicina invece allo stereotipo, ed è qui che il film si scontra con il suo limite invalicabile. Gli attori principali non riescono infatti a far fronte alle reali necessità di un copione sfaccettato, rimanendo monocordi o scadendo nella caricatura, e il risultato è che la sceneggiatura lascia un potenziale inesploso. Il che è un peccato, perché la regista si mette d’impegno a cambiare il genere del racconto nel corso della storia, passando da una delicata formazione adolescenziale al grottesco di una commedia ruvida a un dramma senza troppi compromessi. Il tutto con una certa naturalezza e anche un po’ di coraggio, tanto che non risulta troppo disturbante avere a che fare con tre film diversi in uno, ma nella riuscita del film come nella storia raccontata il puzzle complessivo è inferiore alle singoli parti. Rimane il dubbio se un cast diverso avrebbe potuto giovare alla riuscita dell’operazione o se invece sarebbe stato meglio optare comunque per un unico tono, a rischio di farsi incasellare in un genere.


La locandina di Looking for GraceTitolo: Looking for Grace
Regia: Sue Brooks
Sceneggiatura: Sue Brooks
Fotografia: Katie Milwright
Interpreti: Richard Roxburgh, Radha Mitchell, Odessa Young, Terry Norris, Harry Richardson, Kenya Pearson, Myles Pollard, Julia Blake, Tasma Walton, Holly Jones, Shirley Van Sanden, Kelton Pell, Rebecca Davis, Peter Rowsthorn, Amanda Woodhams
Nazionalità: Australia, 2015
Durata: 1h. 40′


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