"L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino
Medusa, 2 Febbraio 2001 – Banale
Carlo e Giulia sono una coppia di trentenni apparentemente felici, in attesa di un figlio, ma sono circondati da familiari e amici in crisi. Un giorno Carlo incontra una giovanissima liceale e se ne invaghisce, mettendo così in crisi il suo rapporto di coppia…
Dispiace sempre parlar male del cinema italiano, dover continuare a far parte della schiera di quelli che dicono che in Italia non ci sono più grandi registi o grandi film, ma purtroppo quando ci si trova di fronte a prodotti di questo genere non c’è davvero altra alternativa.
Con tutta la carne che la sceneggiatura mette sul fuoco, e visto che si parla di una delle problematiche più consuete di questo secolo, era decisamente possibile realizzare qualcosa di significativo, ma l’impresa non riesce proprio a Muccino, e su tutti i fronti. La sceneggiatura è piena di battute ovvie, e non solo quando vogliono far ridere, e gli esiti di tutte le vicende sono veramente banali e scontati, tanto che ci si trova a scommettere su quello che avverrà nella scena successiva. La fotografia è a dir poco terribile, i movimenti di macchina mai evidenti e originali, le musiche spesso fuori luogo o mirate solo alla commozione… Il finale, anche peggiore di quello che il resto della pellicola poteva far presagire.
Unico raggio di sole in tanto buio sono le interpretazioni di tutto il cast, vivaci e realistiche, in particolare quella di Accorsi e della Sandrelli che, come poche altre attrici italiane, ha saputo nel tempo adattarsi senza timori a ruoli sempre più aderenti alla sua età anagrafica.
Insomma, uno di quei film durante i quali ti viene spesso voglia di guardare l’orologio per vedere quanto manca alla fine. E’ ora di smetterla con pellicole che ci propongono come indagine sociale e realismo cinematografico una serie di banali rappresentazioni della vita di ognuno di noi.
Titolo: L’ultimo bacio
Regia: Gabriele Muccino
Sceneggiatura: Gabriele Muccino
Fotografia: Marcello Montarsi
Interpreti: Stefano Accorsi, Giovanna Mezzogiorno, Stefania Sandrelli, Pierfrancesco Favino, Giorgio Pasotti, Regina Orioli, Martina Stella, Claudio Santamaria, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Piero Natoli, Giulia Carmignani
Nazionalità: Italia, 2001
Durata: 1h. 45′
Questo film non dovrebbe essere criticato da una donna.
Questo film non dovrebbe essere criticato…in generale!!!
Come si fa a rencensire un accozzaglia di luoghi comuni in salsa chicchetosa?!?!
avete presente gli spettacoli che propinano ai turisti desiderosi di esotismo, quelli che con la tradizione locale non c’azzeccano niente: sono fasulli come questo film…
ops sono una donna
Io davvero non riesco a capire quali dovrebbero essere i motivi per cui questo film non dovrebbe essere recensito da una donna.
Infatti neanch’io.
E’ difficile spiegare, non è un modo di pensare è una questione biologica.
Massimo, ma questo qui è un film, non è mica un elemento dell’evoluzione della specie. Che c’entra la biologia? Quella al massimo possiamo tirarla in ballo quando parliamo di film porno, ma se i dialoghi sono banali sono banali senza distizione di sesso, razza o religione.
Quand’è che una fot è bella? non quando è tecnicamente perfetta, ma quando il fotografo riesce a trasmettere in chi la guarda le stesse sensazioni che provava al momento dello scatto. I film sono la stessa cosa.
Si ma questo non c’entra proprio nulla con il tuo affermare che questo film non dovrebbe esser recensito da una donna…
Ma sì…Massimo ha ragione!
Muccino è un banalotto…e i uso sentimenti di banalità arrivano dritti al cuore dello spettatore!!
Se poi vogliamo dare un sesso alla banalità…
Dude, quindi dici che i maschi, essendo genericamente più rozzi delle femmine, sono più facili da infinocchiare e quindi si bevono più facilmente le muccinate?
Massimo, e chi te lo dice che devi provare le stesse emozioni di chi ha scattato la foto? L’arte non ha padroni.
Riguardo la questione di genere, mi auguro che tu stia scherzando
Ho paura che per l’uomo italiano medio sia così…
Per le donne italiane medie invece c’è Ozpetek e la Comencini…
:-)))))))
Non è un genere è il sesso di una specie e non sto scherzando.
Non dico che le donne sono inferiori o viceversa (casomai), dico che non siamo uguali.E’ inutile affermare che l’uomo (inteso come maschio) è monogamo, è una falsità, siamo noi che ci siamo fissati delle regole che vanno contro la natura.Questo filmetto fatto male cerca di spiegare quello che è ovvio, il richiamo della natura e il ritorno alle regole è così e sarà sempre così.Qualche brivido lo provoca, poi c’è chi la pensa diversamente ovviamente e per fortuna.
Mah, guarda: secondo me la capacità di ragionare con la testa che abbiamo sulle spalle invece di quella che abbiamo tra le gambe è proprio quello che ci distingue dagli animali. Poi, certo, non tutti sono capaci di controllare i propri bassi istinti, ma questo non li rende più “naturali”, li rende inferiori. A mio parere l’Uomo è monogamo, gli altri sono bestie. Su questo argomento sono estremamente “moralista”, e sono fiero di esserlo.
Comunque fammi capire, per tornare a parlare di cinema: tu dici che, essendo l’uomo naturalmente poligamo, un uomo è portato a comprendere il comportamento del protagonista e quindi apprezzare maggiormente il film rispetto ad una donna, che tenderebbe ad essere più severa dal punto di vista morale?
No, no apprezzare o comprendere, solo ricevere sensazioni diverse.Per quanto riguarda il tuo pensiero nulla da dire, io sono felicemente sposato da 27 anni, ma……..mai dire mai, siamo animali esattamente come gli altri.