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L'uomo con i pugni di ferro di RZA

9 maggio 2013 Recensioni 7 Commenti
L'uomo con i pugni di ferro

Universal, 9 Maggio 2013 – Atroce BLEAH

In un villaggio della Cina feudale, l’anziano capo del Clan dei Leoni viene ucciso a tradimento. Questo scatena una guerra con il Clan dei Lupi. Nel mezzo degli scontri viene suo malgrado coinvolto un fabbro statunitense che vuole solo una vita felice con la concubina che ama…


Batista e RZA in L'uomo con i pugni di ferroTerminate le riprese de L’uomo con i pugni di ferro, Robert Fitzgerald Diggs in arte RZA, ha modo di partecipare come personaggio ricorrente alla quinta stagione di Californication, nel ruolo di Samurai Apocalypse. Questo fastidiosissimo personaggio è niente meno che un celebre rapper e attore caratterizzato da un’ignoranza cosmica e dalla ferrea volontà di fare la sua versione di Beverly Hills Cop. La realtà cui si assiste con il film in esame sorpassa a destra e in corsia di emergenza la finzione della serie Showtime: arrivato alla soglia della regia dopo anni di piccole parti in quel di Hollywood, RZA sceglie di rifarsi niente meno che alla tradizione del wuxiapian. Ma il genere non è assolutamente alla portata di un regista dilettante, e si vede. La sceneggiatura viene riscritta di continuo con la stretta collaborazione di Eli Roth (che dirige anche parte delle scene d’azione) ma, nonostante la collaborazione di un professionista, il primo montaggio arriva a durare ben quattro ore.

Russell Crowe in L'uomo con i pugni di ferroQuesto è solamente uno degli innumerevoli indizi che portano a intuire le scarsissime capacità cinematografiche di RZA, ma guardando l’ora e mezza del final cut si può vedere come il risultato è perfino peggio delle aspettative. I numerosi tagli operati per arrivare a una durata sopportabile creano dei buchi di scrittura tali da rendere molti passaggi della storia quasi incomprensibili. Le maggior parte dei personaggi è scritta in modo ridicolo; alcuni, come la direttrice del bordello interpretata da Lucy Liu, sono addirittura contraddittori. Il protagonista non ha un ruolo significativo nella storia per oltre metà film, e quando finalmente avviene la vera svolta che lo riguarda, le cose vanno solo peggio e scivolano nel ridicolo involontario. Molte delle riprese appaiono fuori fuoco, e non certo per una scelta stilistica, vista la ben diversa mano (facilmente attribuibile a Roth) riservata alle scene di combattimento.

Lucy Liu in L'uomo con i pugni di ferroL’uomo con i pugni di ferro è a tratti divertente, ma lo è per tutti i motivi sbagliati. Poco importa di apprezzare le buone prove di quelli che sono davvero dei professionisti del wuxiapian, divertirsi nel vedere un Russell Crowe gigione e improbabile come non mai o godersi le coreografie di combattimento di Corey Yuen. Tutto ciò non è abbastanza per resistere all’incapacità registica e recitativa di RZA, interprete di quello che dovrebbe essere il personaggio principale ma è invece quello più fuori posto di tutti, anche nel suo scontro con il wrestler Batista. Questo film è una lezione di come si dovrebbe avere rispetto delle tradizioni altrui senza volerci entrare a forza, e di come si dovrebbe davvero saper fare un mestiere, prima di poterlo fare. Anche se quel mestiere è il regista, lo sceneggiatore, l’attore o le tre cose insieme. Naturalmente il tutto è introdotto dall’arcinota firma «Quentin Tarantino presents», e allora ci si spiega come questa insostenibile cosa abbia potuto vedere la luce.


La locandina originaleTitolo: L’uomo con i pugni di ferro (The Man with the Iron Fists)
Regia: RZA
Sceneggiatura: RZA, Eli Roth
Fotografia: Chan Chi-Ying
Interpreti: RZA, Rick Yune, Russell Crowe, Lucy Liu, Dave Bautista, Jamie Chung, Cung Le, Byron Mann, Daniel Wu, Zhu Zhu, Gordon Liu, Andrew Ng, Kuan Tai Chen, Xue Jing Yao
Nazionalità: USA – Hong Kong, 2012
Durata: 1h. 36′


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Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. Skukyman ha detto:

    L’incipit del film mi è piaciuto moltissimo, ovviamente in lingua originale col vocione fuoricampo dell’anima dei WuTangClan, i titoli di testa, la gang dei lupi… poi tutto scade in una trama sconnessa e ancora peggio in un nonsense totale determinato dalla figura del protagonista che diciamocelo non sa neanche recitare, men che meno nelle scene d’azione. ..di genere (ma copiato)

  2. Riccardo ha detto:

    Ma io mi chiedo…come mai tutti i film di cui Tarantino è produttore o distributore fanno schifo? (Escluso Hero che è un capolavoro)

  3. Progresso ha detto:

    “un celebre rapper e attore caratterizzato da un’ignoranza cosmica”

    non ho visto il film e probabilmente sarò d’accordo con la recensione, soprattutto per quanto riguarda le doti registiche e attoriali di RZA, ma mi sembra un pò troppo gratuito etichettare RZA come “ignorante totale”, probabilmente chi ha scritto la recensione non ha mai ascoltato un album dei Wu-Tang o una qualsiasi produzione musicale dell’artista; RZA sarà un attore e regista ignorante, ma sicuramente non lo è come rapper e come musicista, quindi non mi sembra rispettoso nei suoi confronti dare dei giudizi così generici e fuorvianti

  4. Nino ha detto:

    @Progressione

    Stava parlando del personaggio in Californication.

  5. Plissken ha detto:

    Sacchi ha usato il termine giusto: atroce, appunto.

  6. Marco ha detto:

    Parlerò fuori dal coro ma sinceramente ho visto di ben peggio.
    La regia di RZA per me è buona, non è mai blanda e un’ora e mezza senza pensieri me la fatta passare (che penso sia stato il suo scopo). Le scene d’azione sono dicretamente girate.
    La storia ovvio è un pretesto e se non ci si fa troppo caso e ci si diverte nel vedere le varie acrobazie, ridere sugli effetti esagerati e baracconi di decapitazioni e squartamenti (in omaggio a Roth ed a Tarantino), beh dai ci sta.
    Alla fin fine è un pastiche di wuxiaplan ed bloexplotaition e molti temi si rifanno a Tarantino (il girl power, la tratta dei negri, le scenografie del bordello e la lotta finale), penso che, con le dovute distanze, chi ama Tarantino se lo godrà tranquillamente.
    Fatica un pò a decollare all’inizio.
    Attori sufficientemente nella parte.
    Bella la colonna sonora ma fuori parte il cantanto rap che avrei relegato solo ai titoli di coda.
    Ovvio che si dimenticherà subito.

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