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Marguerite di Xavier Giannoli

15 settembre 2015 Recensioni 1 Commento
Marguerite

Movies Inspired, 17 Settembre 2015 – Melodioso

Parigi, 1921: la passione per la musica lirica pervade la popolare mecenate Marguerite Dumont, che si esibisce spesso per un ristretto gruppo di conoscenti. Quello che nessuno osa dirle è che lei non ha nessun talento, e anzi sentirla cantare è un’esperienza traumatica. Ma i segreti non si possono tenere per sempre…


Catherine Frot in una scena di MargueriteCome già due commedie teatrali e un film con Meryl Streep in arrivo l’anno prossimo, Marguerite si basa sulla vita reale di Florence Foster Jenkins, soprano rimasto nelle cronache per essere stata una cantante del tutto priva di orecchio, senso musicale e doti vocali: in una parola, talento. Xavier Giannoli ne trae ispirazione per creare un personaggio originale ma fedele, condensando felicemente gli eventi di una vita a pochi mesi e senza dimenticare il circondario di personaggi satellite che gravitano intorno alla stella principale. Il regista francese modella tutto il film intorno all’idea dell’ingenua inconsapevolezza della protagonista e del perbenismo, o eccessiva discrezione, di chi la circonda, e in questo forza spesso la mano. In modo simile al precedente Superstar, infatti, la storia sembra essere artificialmente spinta in una direzione difficile, quando avrebbe potuto fermarsi più e più volte, ma Giannoli non nasconde le forzature e anzi riesce a rendere lo spettatore un complice crudele nella sua derisione della protagonista.

Catherine Frot e Michel Fau in MargueriteQuello che rende Marguerite palesemente superiore a Superstar è la cura nella messa in scena e nel tratteggio dei personaggi, tanto che non se ne trova uno fuori posto o irrisolto, e il racconto si srotola senza perdere colpi come dev’essere. Quello che casomai si può imputare è il fatto che è piuttosto semplice capire ben prima della fine quali saranno gli esiti dell’ostinazione della protagonista, tanto che il finale arriva fiacco e quasi non richiesto. Fulcro centrale di tutto, il ruolo di Marguerite viene nobilitato dall’ottima prova di Catherine Frot, perfetta nel dare anima a tutta le difficoltà e gli sbalzi d’umore di un personaggio fragile. Attorno a lei, un cast davvero ben diretto, in cui spicca il virtuoso Michel Fau nei panni dell’eccentrico maestro di canto. Senza quindi cercare di nascondere troppo i suoi difetti, mostrando la giusta dose di coraggio, Giannoli confeziona un film in grado d’intrattenere e dimostrare a tratti una certa sensibilità senza scadere nel patetico.


La locandina di MargueriteTitolo: Marguerite (Id.)
Regia: Xavier Giannoli
Sceneggiatura: Xavier Giannoli
Fotografia: Glynn Speeckaert
Interpreti: Catherine Frot, André Marcon, Michel Fau, Christa Théret, Denis Mpunga, Sylvain Dieuaide, Aubert Fenoy, Sophia Leboutte, Théo Cholbi
Nazionalità: Francia – Repubblica Ceca – Belgio, 2015
Durata: 2h. 07′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Plissken ha detto:

    Passato ieri sera in tv… Concordo in ogni parte della recensione; al di là dei difetti, film assai godibile.

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