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Maria Regina di Scozia di Josie Rourke

13 marzo 2019 Recensioni 0 Commenti
Maria Regina di Scozia

Universal, 17 Gennaio 2019 – Debole

Mary Stuart sta per essere giustiziata e la sua mente ritorna ai giorni del proprio rientro in Scozia. A Edimburgo, nel 1561, il palazzo dei Reali Scozzesi l’accoglie non appena ventenne e da poco vedova del Re di Francia Francesco II. Davanti a sé le restano da vivere meno di trent’anni, prima di arrivare al giorno dell’esecuzione…


Mary Stuart è Regina di Scozia in quello che è il periodo Elisabettiano a prescindere: Elizabeth I è la protagonista in Gran Bretagna ed è – o lo sarebbe se fosse l’unica – la Regina preponderante. Mary Stuart stessa è consapevole del peso della parentela che intercorre tra loro, oltre che del rispettivo potere esercitato in contemporanea: «Siamo due Regine della stessa isola». Convivenza per la quale è necessario relazionarsi pacificamente, almeno nelle intenzioni. Ma la protagonista eletta di questo film è lei, Mary, la Regina di Scozia, della quale si narra la vita privata fino all’epilogo tragico-leggendario. Contesto in cui la cugina Elizabeth I si mostra, cercando a volte di celarsi quando il suo aspetto è compromesso dalla malattia, in parallelo. E gli ambienti nei quali si muovono sono simili, non perché si tratta di palazzi reali, ma perché in entrambi i casi ne è colto il cuore. Non saloni fastosi ma l’ala domestica di essi; né feste né masques – così tipici alla corte di Elizabeth I – ma dame di compagnia, consiglieri, cagnolini e banchetti fra pochi intimi: questo è ciò che prevale e che si è preferito mostrare nel film.

Tra le due Sovrane, è quella d’Inghilterra a prevalere al potere. A lei si riservano le soggettive e le riprese in figura intera mentre incede negli altrettanto solenni corridoi reali; a lei si riservano riprese in campo lungo in cima al proprio palazzo reale. Mentre è nel privato, specie perché donne entrambe, che le due Regine vengono intensamente colte: ed è in questo contesto che a predominare è la Sovrana di Scozia. Di lei si narra il secondo matrimonio turbolento e fallimentare con Lord Darnley, la nascita del loro figlio e suo successore Giacomo VI; i complotti orditi senza risparmiarle neppure lo stato di gravidanza; i tormenti politici e familiari che la cugina vive nel corso degli anni e che la Storia ha visto sfociare nella sua tragica esecuzione.

È nel parallelismo che le due donne, più che Regine, vengo poste di nuovo proprio in questo frangente, ricorrendo al montaggio alternato che a sua volta contrappone la rassegnata solennità di Mary al tormento colpevole di Elizabeth. Tuttavia, non è sufficiente l’ammirevole ricostruzione elisabettiana e non lo è l’intento di narrare la vita privata, anziché la vicenda storica, di Mary Stuart a rendere davvero appassionato tutto il film. Che di fondo e nel complesso resta debole, nonostante emerga la drammaticità dei fatti e della particolarità delle vite narrate. Non bastano nemmeno le atmosfere di tipo caravaggesco – al meglio rese nella sequenza del complotto contro il segretario privato di Mary Stuart, Davide Rizzio – a bilanciare la mancanza frequente di coinvolgimento della narrazione. Specie considerando che i fatti narrati, già in sé, comportano un certo coinvolgimento emotivo. Ma che, nonostante la buona resa degli attori, non riescono a trasmettere a fondo.


La locandinaTitolo: Maria Regina di Scozia (Mary Queen of Scots)
Regia: Josie Rourke
Sceneggiatura: Beau Willimon
Fotografia: John Mathieson
Interpreti: Saoirse Ronan, Margot Robbie, Jack Lowden, David Tennant, Guy Pearce, Thom Petty, Izuka Hoyle, Martin Compston, Adrian Lester, Ian Hart
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2018
Durata: 2h. 04′


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