Marrakech Express di Gabriele Salvatores
Columbia, 1989 – Malinconico
Quattro amici si ritrovano per la prima volta dopo anni e si mettono in viaggio verso il Marocco per andare a tirar fuori di galera il quinto membro della loro compagnia, trasferitosi anni prima a Marrakech. Durante il viaggio scopriranno che la loro amicizia è ancora viva, ed è la cosa più importante di tutte…
Primo episodio della “trilogia della fuga” che comprende anche Turné e Mediterraneo, Marrakech Express è a tutt’oggi il miglior film di Gabriele Salvatores. È un film d’avventura che fa dell’amicizia il suo tema principale, ed è un film intriso di malinconia, di autoironia e anche di poesia.
Marrakech Express si basa su un’ottima sceneggiatura (vincitrice del Premio Solinas) scritta da Carlo Mazzacurati insieme con Umberto Cantarello ed Enzo Monteleone, e l’ex regista teatrale Salvatores – qui al suo terzo lungometraggio – trova il passo giusto per raccontarla nel modo più efficace, costruendo anche una delle partite di calcio più memorabili della storia del cinema italiano (parodiata da Aldo, Giovanni e Giacomo in Tre uomini e una gamba). Forse però, ci si ricorda più della frizzante interpretazione dei quattro protagonisti che non di tutti gli altri, comunque validi, aspetti.
Titolo: Marrakech Express
Regia: Gabriele Salvatores
Sceneggiatura: Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello, Enzo Monteleone
Fotografia: Italo Petriccione
Interpreti: Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Cederna, Gigio Alberti, Cristina Marsillach, Massimo Venturiello, Corinna Agustoni, Antonio Carlucci
Nazionalità: Italia, 1989
Durata: 1h. 50′
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