"Munich" di Steven Spielberg
Uip, 27 Gennaio 2006 – Teso
Il 5 Settembre 1972 un commando di terroristi palestinesi prende in ostaggio 11 tra atleti e allenatori della delegazione israeliana che partecipa alle Olimpiadi di Monaco. In seguito a quei tragici fatti, il Mossad organizza una squadra di agenti speciali con l’incarico di rintracciare e uccidere i mandanti di quell’attentato…
Tratto dal contestato libro di George Jonas basato sulle testimonianze dell’ex agente del Mossad Yuval Aviv che già aveva ispirato un film-Tv con Michael York nel 1986, Munich è di gran lunga il film più difficile di Spielberg. Non perché ostico o complesso da realizzare, ma perché presta il fianco alle critiche provenienti dall’ambiente politico. Da entrambe le fazioni. A partire dal fatto che Aviv non avrebbe mai fatto parte del Mossad (ma d’altra parte, i componenti della squadra speciale non sono mai esistiti…), fino al fatto che il film non avvalla completamente l’operato del governo israeliano pur non mettendo mai in dubbio la natura terroristica delle persone cui i protagonisti danno la caccia. In effetti, è curioso notare come Spielberg sia stato contestato dalla stampa internazionale per il supposto messaggio anti-israeliano del film, così come per il suo supposto messaggio anti-palestinese… Segno che il regista di Cincinnati ha colpito il bersaglio, e risposta indiretta a tutti quelli che negli anni l’hanno accusato di non prendere mai rischi coi suoi film.
E’ tutto sommato un peccato porre l’accento sull’aspetto politico di questa pellicola, perché Munich è un film cinematograficamente ottimo. Supportato da un cast in forma smagliante, il film sfrutta benissimo il bello script del premio Pulitzer Tony Kushner e dello sceneggiatore di Insider e Forrest Gump Eric Roth. Munich è un thriller con un ritmo perfetto e alcune sequenze girate magistralmente, dotato di una buona colonna sonora e di una fotografia di grande effetto.
E’, in sostanza, un film che merita il massimo rispetto da parte del pubblico anche e soprattutto perché rifiuta di farci la lezioncina morale che magari molti si aspettavano a proposito di uno degli attentati terroristici più importanti della storia del XX secolo. Forse, unico difetto della pellicola, l’attentato vero e proprio è di difficile comprensione a chi già non ne conosce la storia, ma il modo in cui quegli eventi si insinuano nei sogni del protagonista è sufficiente a trasmetterci la loro portata, e il modo in cui Spielberg e i suoi sceneggiatori svolgono l’intreccio principale è sufficiente ad instillarci gli stessi dubbi che hanno i personaggi. Proprio quello che gli autori volevano.
Titolo: Munich (Id.)
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Tony Kushner, Eric Roth
Fotografia: Janusz Kaminski
Interpreti: Eric Bana, Daniel Craig, Ciarán Hinds, Mathieu Kassovitz, Hanns Zischler, Ayelet Zorer, Geoffrey Rush, Gila Almagor, Michael Lonsdale, Mathieu Amalric, Valeria Bruni Tedeschi, Moritz Bleibtreu, Meret Becker, Marie-Josée Croze
Nazionalità: USA, 2005
Durata: 2h. 44′
Credo che Spielberg si sia impegnato molto come uomo e come regista per realizzare questo film, data la sua posizione di americano ed ebreo, quindi acquista molto piu’ valore.
Vero, però la sceneggiatura lascia a desiderare nella costruzione dei personaggi e alcune scelte registiche sono altamente contestabili.
Registicamente l’unico neo è il famigerato montaggio tra la scena di sesso e la guerra. Per il resto è un film severo e integro di un grande regista
Io mi ricordo di aver mal sopportato alcuni dialoghi, e più di una sequenza non m’era piaciuta per com’era organizzata. Però francamente non saprei essere più preciso perché questo film non m’è rimasto in mente quasi per nulla. Il montaggio alternato di sesso e morte è veramente orrendo, comunque, ma è una cosa che hanno fatto anche altri più o meno nello stesso periodo, si vede che qualcuno aveva raccontato in giro che era una bella idea…
Film che poteva meritare sul serio l’oscar.
uno dei migliori film mai realizzati, gli interpreti sono straordinari e la ricostruzione storica è perfetta.
l’atmosfera è anni 70 e non manca d’azione.
è un intenso thriller/storico da non perdere.
spielberg ha dato prova di essere il più dotato regista vivente.
Spielberg è ebreo?
Direi proprio di sì…
Lo avevo scritto nel mio commento.
Appunto perché ho letto il tuo commento, sebastiano, ho curiosato su questo particolare.
concordo con ogni riga della recensione.
munich è un ottimo thriller, uno dei migliori film di spielberg e li meritava tantissimo i 5 oscar. una volta tanto eric bana fa un’eccellente interpretazione.
Un film quasi perfetto, rovinato dalla scena immediatamente precedente a quella conclusiva.
Le solite cadute di Spielberg, che minano i suoi ottimi lavori.
In qualità di ebreo, Spielberg ha saputo girare magistralmente quello che forse è il capolavoro del III millennio.
Oltre ad essere un film storico, Munich sa essere anche un perfetto action thriller, ricco di tensione e appassionante che narra la sanguinosa battaglia di un gruppo di uomini contro un’associazione del terrore.
Eric Bana, nato come attore di commedie, una volta tanto è perfetto per un ruolo interamente drammatico dopo scadenti interpretazioni in Hulk di Ang Lee e in Troy di Wolfgang Petersen, e riesce a convincere benissimo, il suo personaggio è un uomo normale con una famiglia e coinvolto in una guerra dagli esiti incerti. Combatte per la pace, lotta per sopravvivere, uccide per gli amici, prima con titubanza poi sempre a sangue freddo, ( Munich rappresenta anche il cambiamento nell’uomo, la brutalità dell’omicidio ), ha gli incubi, l’orrore e l’adrenalina del combattimento non si staccano da lui, nemmeno fare l’amore con la moglie gli toglie dalla mente immagini di guerra, di violenza.
Cinque nomine agli oscar fra cui miglior film e regia e nessuna statuetta. Ignobile non dare il più prestigioso dei premi cinematografici a questo intensissimo capolavoro drammatico.
Ricco di sequenze piene di tensione e di scene memorabili, questo nuovo capolavoro di Spielberg ( non un autore di fantascienza ma l’autore di fantascienza ), riesce a creare un thriller teso come un cavo elettrico, con ottimi dialoghi , magistrali e movimentate scene di guerra e scontri a fuoco, che ha pochi attimi di tregua nel finale, dove si riceve una dura e purtroppo reale lezione: A cosa è servito uccidere i colpevoli della strage di Monaco, se comunque sono stati sostituiti da persone ancor più tremende? Probabilmente a nulla, si è solo iniziata una guerra che è destinata a non avere mai fine: per ogni loro omicidio, altrettante e più persone vengono uccise per vendetta.
Caro Riccardo, rispetto la tua opinione, non sono nessuno per contraddirti. Ma se permetti è un po’ esagerato definirlo il capolavoro del III millennio.
No, volevo dire che è il capolavoro di Spielberg nel III millennio.
Ah ok, comunque è un bellissimo film anche per me. 🙂
infatti a parte qualche eccezione come minority report o la guerra dei mondi, i film fatti da spielberg nel 2000 non sono granché, munich credo che assieme a schindler’s list, incontri ravvicinati del terzo tipo e lo squalo sia uno dei suoi migliori lavori.
Su questo sono d’accordissimo, metterei anche “Prova a prendermi”. Tu?
Alberto, dove cavolo è andata a finire la recensione di insider, nella recensione è apribile ma me la segna inesistente.
Mi spiace Guido, prova a prendermi non lo ho visto.
Ah cavolo, beh dovresti vederlo…sempre se ti piacciono DiCaprio e Hanks. 🙂
diCaprio è un grande, Hanks idem.
Cavolacci a proposito di hanks dei capolavori di spielberg dimenticavo salvate il soldato ryan.
E io non ho visto quello, o meglio, l’ho visto ma 10 anni fa, ero troppo piccolo.
bhè, il soldato ryan è un grandioso film di guerra quanto la sottile linea rossa ( film bellissimo ) e il capolavoro Apocalypse now.
Riccardo, la recensione di “Insider” non c’è perché nel sito nuovo ho deciso di toglierla in attesa di riscriverla. Il link è rimasto lì per errore.
che ne pensi di insider? di forrest gump?
“Insider” non m’era piaciuto, ma mi sono ripromesso di riguardarlo. “Forrest Gump” è bello ma non bellissimo.
Comunque secondo me “Prova a prendermi” è il miglior Spilberg del XXI secolo, e forse non a caso è il suo film meno pretenzioso.
Sono d’accordo con te Alberto. Ma secondo te Munich non sarebbe un capolavoro senza le scene di sesso??
io prova a prendermi non lo ho visto quindi non posso dire niente, munich è il suo miglior film nel 2000 secondo me.
una volta tanto un cambio di marcia verso il film storico dopo tanti film drammatici oltre che film d’azione e di fantascienza.
Poi il bello di munich è che è uno dei pochi film storici ( in circolazione negli ultimi anni ) aderente alla storia vera.
Secondo me ci sono alcuni dialoghi davvero brutti e un paio di scene proprio mal concepite (secondo me anche quella dell’incontro con i terroristi palestinesi è esagerata), ma per il resto è davvero un bel film. Se non mi sbaglio, alla critica “di nome” il film è piaciuto, invece i critici indipendenti ne hanno parlato male.
Beh il doppiaggio di Bana è imbarazzante. Sembra che Claudio Santamaria sia in una stanza da solo rispetto agli altri doppiatori. Ricordi?
Per fortuna no, ma Santamaria è un pessimo doppiatore. Anche Batman l’ha rovinato.
Eh sì, è vero.
Chi è il to regista preferito Alberto?
Tra i viventi direi Michael Haneke, poi in ordine sparso Carpenter, Aronofsky, Shane Meadows e Julian Schnabel. Tra i classici François Truffaut primo secondo e terzo posto.
E’ da anni che voglio vedere “Jules e Jim”. Com’è?
Direi quasi spensierato. Ma non è uno dei miei Truffaut preferiti.
Bhè non è che la voce del precedente doppiatore di bana neseem onorato sia tanto meglio.
Albe che ne pensi di “Amistad”? Io lo trovato un buon film, non di difficile compresione che si segue benissimo.
Molto belli i primi 30 minuti che trattano la ribellione, l’ammutinamento e la conseguente cattura degli schiavi “liberi”.
Anche la parte seguente che tratta del processo è molto ben raccontata ed i dialoghi sono incisivi e ben scritti secondo me, non si perdono in fronzoli.
Non vi sono scene di troppo ed i 155 minuti, personalmente, non sono pesati, anche perchè ero preso molto dalla vicenda.
Regia di Spielberg sempre di gran livello come del resto montaggio, fotografia, colonna sonora dei soliti “compari” spielberghiani.
Grandissime interpretazioni di Anthony Hopkins (giustamente candidato) e di Djimon Hounsou.
Forse manca quel “quid” che che porta alla commozione dello spettatore.
Da riscoprire.
Secondo me è uno dei migliori film di Spielberg. Però l’ho rivisto questa primavera ed è vero che in fin dei conti emoziona solo a tratti, per lo meno conoscendo già la storia. Ma resta comunque ottimo.