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Outrage Coda di Takeshi Kitano

10 settembre 2017 Recensioni 0 Commenti
Festival di Venezia 2017

Inedito in Italia – Affilato

Dopo essere sopravvissuto a due guerre di Yakuza, Otomo si è ritirato a gestire un giro di prostitute in Corea. Quando un membro degli Hanabishi in trasferta manca di rispetto a due sue ragazze, Otomo sente il richiamo della vendetta, mentre una nuova guerra tra i clan della Yakuza si profila all’orizzonte…


In chiusura della 74ª mostra di Venezia, ritorna in cartellone Takeshi Kitano, maestro già dato per disperso qualche anno fa con Outrage Beyond, film di gangster confusionario e poco convincente, di cui questo Coda è il diretto seguito. Pur constatando l’evidenza che Kitano non doveva avere una grandissima voglia di girarlo, si può dire con un certo sollievo che a questo giro la musica nell’aria è cambiata almeno un po’.

Nel capitolo precedente, il continuo affastellarsi di personaggi e sparatorie sembrava moltiplicare senza criterio le ore di proiezione percepite da due a sei. Il principale merito di questo capitolo conclusivo della trilogia è che la storia si semplifica quanto basta da lasciarsi seguire senza uno sforzo eccessivo, e soprattutto si concentra davvero sul personaggio di Otomo, che finalmente è il cuore pulsante della spirale di violenza che lo circonda. Outrage Coda non si discosta, nello svolgimento, dai due film che l’hanno preceduto: anche stavolta si tratta di una gran quantità di scontri verbali tra gangster ripresi a macchina fissa e senza quasi alcun commento musicale, con alcune sparatorie a dividere la storia in capitoli. I diversi personaggi presentati acquistano tutti il giusto peso nell’economia della storia e la rendono avvincente quanto basta, mentre a coronare il tutto c’è un’ironia naturale e pesata al grammo.

In Outrage Coda più che nei precedenti, torna ad avere un peso il senso dell’onore dei criminali, visto come una gabbia necessaria per allontanare l’anarchia, forse destinato a soccombere alla legge del più forte. Se anche Kitano stesso si sottomette alla legge del mercato che lo vuole autore di questo nuovo sequel dal valore tutto sommato limitato, lo fa coerentemente con quanto ha sviluppato finora, oltre che facendosi due sane risate come interprete al minimo sindacale ma dal carisma garantito. Difficile chiedere altro, e assolutamente nocivo e fuori luogo qualsiasi confronto con i film degli anni 90.


La locandinaTitolo: Outrage Coda
Regia: Takeshi Kitano
Sceneggiatura: Takeshi Kitano
Fotografia: Katsumi Yanagijima
Interpreti: Takeshi Kitano, Toshiyuki Nishida, Tatsuo Nadaka, Ken Mitsuishi, Hakuryû, Ikuji Nakamura, Sansei Shiomi, Yutaka Matsushige, Hiroyuki Ikeuchi, Nao Ohmori, Ren Ôsugi, Pierre Taki, Ittoku Kishibe, Yoshiyuki Yamaguchi, Taizô Harada
Nazionalità: Giappone, 2017
Durata: 1h. 44′


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