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"Pulse" di Jim Sonzero

3 ottobre 2006 Recensioni 1 Commento
Pulse

Eagle Pictures, 8 Settembre 2006 – Passabile

La giovane Mattie tenta di capire le ragioni dietro il suicidio dell’amico Josh. Insieme ad alcuni altri amici scopre che Josh aveva inconsapevolmente piratato una strana frequenza senza fili aprendo così un “portale” ad un’entità malvagia che si propaga come un virus telematico…


Una scena di PulseRemake di una fortunata pellicola nipponica, Kairo, diretta nel 2001 da Kiyoshi Kurosawa e riadattato per il pubblico occidentale con la collaborazione alla sceneggiatura e l’egida produttiva di Wes Craven, questo Pulse (affidato alla regia del quasi-esordiente Jim Sonzero) è un chiaro esempio di come si possa mal gestire qualche situazione visionaria e originale non disgiunta da una certa abilità nello spaventare lo spettatore. E’, infatti, proprio nel passaggio da inquietante ghost-story di matrice orientale a zombi-movie dai toni apocalittici e cripto-sociologici che il film comincia a zoppicare e a mostrare i limiti di quelle trovate terrifiche che, piano piano si annacquano e si stemperano in passaggi prevedibili e talvolta al limite del grottesco.

Una scena di PulseA essere maligni, direi che l’apporto narrativo di Wes Craven non ha giovato affatto allo script originale e che, se ancora una volta, l’altalenante maestro dell’horror americano dimostra di essere a suo agio nel rappresentare e dare spessore alla quotidianità e alle paure dei teen-ager e degli studenti dei campus statunitensi, altrettanto non si può dire della sua capacità di concentrare e concludere in maniera soddisfacente il crescendo di angoscia e spavento che il film prospettava.

Kristen Bell in PulseAltro punto dolente di questa pellicola è l’infelice scelta della protagonista principale, Kristen Bell (già nota per il serial televisivo Veronica Mars), una biondina poco simpatica e inespressiva, capace di vanificare molto spesso l’impegno nel montaggio e nei tempi di ripresa che Sonzero (ma è più probabile che sia merito di Kurosawa…) dimostra nelle scene di maggior suspense. Il resto del cast è accettabile, mentre di buon livello sono la fotografia di Mark Plummer e le musiche di Elia Cmiral.

Kristen Bell in una scena di PulseDunque, un altro remake riuscito solo in parte che, come sottolinea lo stesso Kurosawa, sfiora delle tematiche sulla multimedialità e sulla pericolosità di internet che, a distanza di qualche anno dalla realizzazione del film prototipo, appaiono già sfruttate (basti pensare a The Ring) e decisamente poco credibili.


La locandina di PulseTitolo: Pulse (Id.)
Regia: Jim Sonzero
Sceneggiatura: Ray Wright, Wes Craven
Fotografia: Mark Plummer
Interpreti: Kristen Bell, Ian Somerhalder, Christina Milian, Rick Gonzalez, Jonathan Tucker, Samm Levine, Octavia Spencer, Jeremy Guskin, Ron Rifkin, Joseph Gatt, Kel O’Neill, Tate Hanyok, Amanda Tepe, Zach Grenier, Brad Dourif
Nazionalità: USA, 2006
Durata: 1h. 30′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Banale, noioso e stupido teen-horror.
    Menziono solo l’interessante fotografia adatta al contesto. Per il resto pattume puro.

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