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"Qualche nuvola" di Saverio Di Biagio

27 giugno 2012 Recensioni 0 Commenti
Qualche nuvola

Fandango, 27 Giugno 2012 – Leggero

Diego è un muratore, Cinzia la sua fidanzata: due semplici ragazzi romani, cresciuti insieme che decidono di sposarsi. Per far fronte alle spese della casa, Diego accetta di ristrutturare l’appartamento di Viola, la nipote del capo-cantiere, che manda in crisi la certezza del suo «si»…


Greta Scarano e Michele Alhaique in Qualche nuvolaQualche nuvola. Potrebbe essere una semplice previsione atmosferica, e invece è il titolo della commedia sentimentale, dal tocco agile e realistico, di Saverio Di Biagio. Dopotutto esiste una certa sintonia fra la relazione amorosa e la meteorologia, che in questo film supera la dimensione del cliché, della simbologia, poiché si riferisce anche, in maniera più profonda, a quelle nuvole che annebbiano la mente chiamate “pensieri”, preoccupazioni inaspettate che insidiano certezze e convinzioni radicali, quasi cementificate. E’ quello che accade a Diego (Michele Alhaique), che lavora proprio con mattoni e cemento, che costruisce fondamenta ma viene destabilizzato da un semplice incontro, quello con Viola (Ayilin Prandi). La solidità delle scelte prese fino a quel momento crolla in un solo istante, come una turbolenza che ha però tutti i tratti del nuovo e della curiosità, e quindi diventa una valida alternativa alla “normalità” del fidanzamento decennale con Cinzia.

Aylin Prandi e Michele Alhaique in Qualche nuvolaInterpretata da Greta Scarano, Cinzia è la ragazza che Diego conosce da una vita, quella del pianerottolo accanto. Nell’articolazione dello spazio il film recupera un aspetto fondamentale della commedia italiana degli anni 50, l’egemonia della scena trasparente, quella in cui qualsiasi azione dei personaggi era consegnata alla socializzazione, alla collettività, quella dove tutti sapevano tutto di tutti; nella periferia della borgata romana c’è condivisione degli spazi, dei problemi, fra mamme impiccione, padri borbottanti, amici e vicini di casa che si intromettono di continuo nella vita della coppia. Una scena interessante è quella iniziale, che inquadra il corpo esanime della vecchia nonna nella sua antica camera da letto, riconducibile questa volta alla “commedia all’italiana” che aveva disgregato, fra i capisaldi dell’italiano medio, anche quello del lutto, del funerale: il cordoglio pubblico viene surclassato dagli interessi privati, da questioni personali, che in questa pellicola ricadono nel commento sulla carta da parati orrenda.

Elio Germano in Qualche nuvolaLa bellezza di questa commedia sta nell’onestà del racconto, che non strappa il sorriso allo spettatore ma racconta una vicenda umana autentica con i suoi piccoli risvolti comici, soprattutto di linguaggio, di battuta. La naturalità e spontaneità di un cast giovane, fresco e ben preparato si sovrappone agli artifici brillanti della regia: l’immagine fotografica ha il privilegio del controcampo. Per ben due volte, nella camera oscura a casa di Viola, e al cimitero dove Diego e la madre vanno a trovare il padre, le foto “guardano” i personaggi, che ad esse si offrono, che davanti ad esse parlano, si rivelano. Il cinema, insomma, anche dentro una piccola storia, ci guarda e ci ri-guarda. Lo spettatore può ancora trovare nell’immagine una realtà che gli appartiene, una risposta alle sue domande, un conforto ai suoi pensieri… alle sue nuvole.


La locandina di Qualche nuvolaTitolo: Qualche nuvola
Regia: Saverio Di Biagio
Sceneggiatura: Saverio Di Biagio
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Interpreti: Michele Alhaique, Greta Scarano, Aylin Prandi, Primo Reggiani, Giorgio Colangeli, Pietro Sermonti, Michele Riondino, Antonella Attili, Veronica Corsi, Paolo De Vita, Paola Tiziana Cruciani Elio Germano
Nazionalità: Italia, 2011
Durata: 1h. 39′


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