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"RKO 281" di Benjamin Ross

28 aprile 2001 Recensioni 0 Commenti
CineFile

Istituto Luce, 20 aprile 2001 – Interessante

Primi anni 40. Il giovane Orson Welles incontra il capo della gloriosa casa di produzione americana RKO, che gli offre un contratto astronomico. Welles, convinto lo scrittore Mankiewicz a superare la paura nei confronti del magnate dell’editoria William Hearst, inizia la produzione di Quarto Potere…


Liev SchreiberApprodato a Hollywood dopo alcune apparizioni teatrali come attore, ma ancor di più come regista (tra cui il Giulio Cesare dittatore e fascista), il giovane Orson Welles si conquistò il titolo di enfant prodige dopo aver realizzato per la CBS un’edizione radiofonica de La guerra dei mondi di H.G. Wells, interpretato così realisticamente da scatenare il panico tra gli ascoltatori. Welles firma un contratto con la RKO, che gli permette di produrre, interpretare, scrivere e dirigere i suoi film, il primo dei quali è Quarto Potere.
Fin dall’inizio della lavorazione il film ebbe problemi, dalla sceneggiatura, scritta inizialmente da Herman J. Mankiewicz (Malkovich) e poi adattata da Welles, alla realizzazione, dove il regista distrusse una macchina da presa, rischiando di ammazzare un’attrice, fece oltre 50 ciak di una singola ripresa, e scavò una buca sul pavimento per permettere un’inquadratura intera (dalla testa ai piedi) dei due protagonisti. Ma a queste difficoltà se ne aggiunsero altre, infatti il film risultò fin troppo simile alla vita del magnate William Randolph Hearst (James Cromwell), che per questo motivo minacciò di attaccare la RKO (e non solo), se il film fosse uscito nelle sale. Alla fine, nel 1941 e il giorno del 26esimo compleanno di Welles, il film sarà proiettato. Poco amato in patria e anche in Europa, ci sono voluti anni, ma alla fine i critici hanno decretato che Quarto Potere è «il film più bello del mondo».

James Cromwell e Melanie GriffithCosì come recita il sottotitolo di RKO 281, il film è la vera storia di Quarto Potere. Diretto da Benjamin Ross, al suo secondo lungometraggio (il primo è Il manuale del giovane avvelenatore), che mette in scena le difficoltà della realizzazione del film. La sceneggiatura ha il pregio di creare un’aria insicura e dubbiosa sulle capacità del genio Welles, mette in discussione il suo talento: «e se non fossi il genio che tutti credono?»; le manie di grandezza (avrebbe voluto girare un film sulla storia di Cristo), le incomprensioni con lo sceneggiatore Mankiewicz, che dapprima si vede tolto il nome dal copione, e che poi viene richiamato da Welles, e con la casa di produzione, la RKO che dopo l’attacco di Hearst, non vuole distribuire il film.

Girato con alcuni sfoggi di tecnica, il film alla fine risulta interessante e piacevole, una piccola opera in onore di un grande del cinema. Tutti azzeccati gli interpreti da Liev Schreiber, al magnate interpretato da James Cromwell. Prodotto per la Tv dai fratelli Ridley e Tony Scott.


La locandinaTitolo: RKO 281 – La vera storia di “Quarto Potere” (RKO281)
Regia: Benjamin Ross
Sceneggiatura: John Logan
Fotografia: Mike Southon
Interpreti: Liev Schreiber, James Cromwell, Melanie Griffith, John Malkovich, Roy Scheider, Liam Cunningham, Fiona Shaw, Anastasia Hille, Brenda Blethyn, David Suchet, Roger Allam, Simeon Andrews, Jay Benedict, Ron Berglas
Nazionalità: USA, 1999
Durata: 1h. 27′


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