Ruin di Amiel Courtin-Wilson & Michael Cody
Inedito in Italia – Puntinato
Cambogia, oggi. Un uomo e una donna scappano e casualmente si ritrovano a percorrere insieme la stessa strada. Cominciano un viaggio e un amore basati sulla violenza (verso gli altri) e sulla tenerezza (all’interno della coppia)…
Ruin è un film fatto di sensazioni, di brevi momenti, di alternanze tra omicidi brutali e dolci carezze. È una storia d’amore tra due fuggiaschi, due assassini senza futuro e senza passato, una poesia fatta di sangue, acqua e fuoco. Le storie di Phirun e Sovanna e il loro amore nascono per caso e per caso proseguono, come se la vita fosse fatta di attimi slegati gli uni dagli altri. Uno di questi attimi, il più importante, è la sequenza più lunga del film: una notte di sesso di Sovanna con un turista. Ma Sovanna riesce a fuggire anche da lui, insieme a Phirun, nella campagna e nella giungla, lontano dalla città, nella solitudine.
Amiel Courtin-Wilson e Michael Cody girano alternando immagini sgranate a immagini patinate, ricercate, esteticamente eccellenti, a volte brutali, anche se troppo spesso insensatamente fuori fuoco. Tengono la macchina a mano sempre addosso ai volti e ai corpi dei due protagonisti, quasi a volerne esplorare gli animi in profondità; la fanno volare, girare, avvicinare e allontanare ma sempre attorno agli attori; ne seguono e ne analizzano i gesti e gli sguardi. Sviluppano la storia con pochissimi dialoghi ma rendendo tangibile la progressione del tempo e dei sentimenti.
Un film difficile, poetico, non per tutti ma comunque interessante, ricco di spunti e di belle immagini.
Titolo: Ruin
Regia: Amiel Courtin-Wilson, Michael Cody
Sceneggiatura: Amiel Courtin-Wilson, Michael Cody
Fotografia: Ari Wegner
Interpreti: Sang Malen, Ros Mony
Nazionalità: Australia, 2013
Durata: 1h. 30′
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