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"Salvador - 26 anni contro" di Manuel Huerga

7 aprile 2007 Recensioni 0 Commenti
CineFile

Istituto Luce, 27 Aprile 2007 – Vero

Salvador Puigh Antich è diviso fra famiglia, amore e passione per la rivolta politica. Entrato negli anni ’70 nella resistenza armata contro la dittatura franchista, viene coinvolto in un conflitto a fuoco in cui perde la vita un ispettore di polizia. La corte marziale è una farsa, e Salvador viene condannato a morte…


Daniel Brühl in una scena di Salvador - 26 anni controBasato sul libro di Francesc Escribano Compte enrere, la història de Salvador Puig Antich e narrante la reale storia di questa ennesima vittima di una morte ingiusta, il film del regista Manuel Huerga fa strada ad una larga serie di riflessioni su cosa può essere considerato giusto (umano, a dir meglio) e cosa possa essere catalogato come sbagliato e immorale. Seppure il film si schieri inevitabilmente dalla parte di Salvador (e come dargli torto?), non rinuncia certo all’occasione di spiegarci come ogni azione sia l’irrimediabile conseguenza di un’altra azione. Il suo processo si rivela una sorta di farsa e la condanna a morte appare una sentenza inevitabile. Il suo avvocato, Oriol Arau, e la sua famiglia faranno l’impossibile per salvargli la vita. Invano: il 2 marzo 1974 Puig Antich viene giustiziato con la garrota.

Pur essendo inevitabilmente triste, il film non risulta mai stucchevole o buonista. Né noioso o fastidioso. I personaggi sono tutti caratterizzati in modo piuttosto dettagliato, rendendo lo spettatore capace di comprendere a fondo non solo l’azione stessa, ma il sottotesto che questa racchiude. Ovviamente complice l’ottima interpretazione di ciascuno degli attori. La regia di Huerga, poi, è coinvolgente, talvolta esasperante. Il ritmo incalzante, i colori e la fotografia molto suggestivi, lo stile particolarmente interessante.

Una scena di Salvador - 26 anni controDaniel Brühl (Good Bye, Lenin!) è il protagonista, e veste i panni di un Salvador Puigh Antich più che convincente nei suoi rapporti con gli altri e, soprattutto, con se stesso. Non è pentito del suo burrascoso passato da azionista, e resta fedele ai suoi principi fino in fondo, consapevole che erano proprio questi a permettergli di osservare ogni speranza di vivere scivolare via.
Una scena di Salvador - 26 anni controUna vita che sfugge e ricordi che lasciano spazio a dolcezza e serenità. I suoi due amori, Cuca e Margalida, tanto diverse tra loro quanto devote al loro uomo. Il suo rapporto quasi del tutto inesistente col padre, se non fosse per un insieme di incomprensioni e finte scarse considerazioni. Il suo avvocato, interpretato da Tristàn Ulloa, dapprima distaccato, finisce col rischiare tutto per salvare il suo cliente.

Leonor Watling in Salvador - 26 anni controMa il rapporto che più emoziona è sicuramente quello che vediamo sin dall’inizio tra Salvador e la sua sorellina Merçena (Andrea Ros). Per la dolce tredicenne il fratello è quasi un idolo, una sorte di eroe indistruttibile. Vive la vicenda che lo vede protagonista intensamente, sì, ma mai in modo del tutto consapevole. Risvegliarsi dal sogno indolore dell’infanzia sarà compito arduo, ma necessario. Salvador dà speranza a chi lo incontra e decide di conoscerlo a fondo. È un ragazzo speciale, intelligente. Ci si chiede come abbia fatto ad arrivare a tanto, a fare quella fine. È che l’esasperazione può rendere davvero sconsiderati.


La locandina di Salvador - 26 anni controTitolo: Salvador – 26 anni contro (Salvador Puig Antich)
Regia: Manuel Huerga
Sceneggiatura: Lluís Arcarazo
Fotografia: David Omedes
Interpreti: Daniel Brühl, Tristán Ulloa, Leonardo Sbaraglia, Joel Joan, Leonor Watling, Ingrid Rubio, Celso Bugallo, Mercedes Sampietro, Bea Segura, Carlota Olcina, Olalla Escribano, Andrea Ros, Aida Folch, Biel Duràn
Nazionalità: Spagna – Regno Unito, 2006
Durata: 2h. 14′


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