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"Sangue" di Libero De Rienzo

5 maggio 2006 Recensioni 0 Commenti
Sangue - La morte non esiste

Mikado, 5 Maggio 2006 – Ridicolo BLEAH

Stella è giovane ma crede di avere le idee molto chiare. Vuole entrare nel mondo dei “grandi” dalla porta principale. Iuri le dice sempre che lei è “sconvolgente e definitiva”. Iuri è suo fratello maggiore. Iuri è completamente e infelicemente innamorato di Stella…


Elio Germano in Sangue - La morte non esisteCaro Libero De Rienzo, che dirti mai? Hai piacevolmente sorpreso quando, un paio di anni fa, hai indossato i panni di Picchio nel bel filmetto di Marco Ponti Santa Maradona. Lì facevi il classico “fricchettone” d’antan, tutto preso nella contemplazione spasmodica dello “scazzo” odierno, in quel crogiolo di immagini e di suoni che solo gli anni Ottanta potevano creare e di cui il tuo Picchio era il risultato scientifico da laboratorio mediatelevisivo. Facevi il “giovin dilatatore” di tempi morti e anzi, sottolineiamo, defunti, che sognava di interpretare film come Rocco, lo stallone italiano e passava misere ore di vita a giocare lanciando una palla contro un muro. Allora il côté poco sussurrato dell’industria cinematografica italiana, quella che tu stesso definisci “due camere e una Cucinotta”, ti insignì di un David di Donatello, e tu lo ritirasti con un bel po’ di inutili polemiche. Ma si sa, gli artisti sono fatti così.

Emanuela Barilozzi in Sangue - La morte non esistePoi hai riprovato a bissare con Andata + Ritorno, sempre di Ponti, ma stavolta l’effetto copia carbone dell’attore non ha giovato per nulla al film, e a te in particolar modo. In mezzo hai inserito anche l’ombra (se vogliamo essere buoni) dello scandalo annunciato, o meglio dello sfogo narcisistico dell’attore senza vergogna, con A mia sorella, della regista d’autore più finta che possa esserci al mondo, Catherine Breillat. Poi il silenzio e quindi, come diresti tu, lo “scazzo” di non poter dare libertà a quello che si vuole in campo artistico, dove hai rifiutato le “facili offerte” che l’industria ti offriva.

Libero De Rienzo in Sangue - La morte non esisteDopo la quiete arriva la tempesta e quindi ecco che troneggia il tuo esordio dietro la macchina da presa: Sangue – La morte non esiste. Non ce la facevi proprio più a trattenerti, dovevi sfogare tutti il tuo mondo interno, tutti i tuoi dilemmi intellettuali o pseudo-intellettuali, facili facili, che non servono a nulla. Hai voluto raccontare un amor fou, quello tra un fratello e una sorella. Peccato che la sceneggiatura non riesce a centrare l’obiettivo e risulta una classica accozzaglia di luoghi comuni e di gesti comuni: canne, fumo sciolto, vomitate a destra e sinistra, e poi le classiche urlate liberatorie contro il mondo.
Emanuela Barilozzi in Sangue - La morte non esisteVolevi girare un film controcorrente, in realtà è solo un guazzabuglio retorico-demenziale, dove anche l’aspetto tecnico sa di stantio, dato che sono passati dieci anni da Trainspotting e venti da Christiana F.. Il cinema è cambiato e così anche i modi di trasgredire. Poi questa trasgressione che sarà mai? Di certo non è parente del tuo film, dove fai annaspare anche attori interessanti come Elio Germano, uno che, per quanto fuori degli schemi, le regole del mercato cinematografico le conosce anche benino.

Caro Libero De Rienzo, che dirti mai? Forse, idealmente, dovresti ritornare alla recitazione e solo a quella, e maturare ancora, dato che il coraggio c’è. Di cadere nel ridicolo senza vergogna dietro la macchina da presa.


La locandina di SangueTitolo: Sangue – La morte non esiste
Regia: Libero De Rienzo
Sceneggiatura: Libero De Rienzo
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Interpreti: Elio Germano, Emanuela Barilozzi, Luca Lionello, Libero De Rienzo
Nazionalità: Italia, 2005
Durata: 1h. 44′


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