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"Insomnia" di Christopher Nolan

25 luglio 2002 Recensioni 1 Commento
Insomnia

Medusa, 8 Novembre 2002 – Arzigogolato

Un detective di Los Angeles viene spedito in un piccolo paese dell’Alaska per indagare sull’omicidio di una diciassettenne. E’ dura lavorare – ragionare – in un posto in cui il sole non tramonta mai, e quando il poliziotto si trova faccia a faccia con l’assassino è costretto a scendere a patti con lui…


Robin Williams e Al Pacino in InsomniaOpera terza del regista di Memento, Insomnia è il remake di una pellicola norvegese di grande valore ma che nel nostro paese è ignota ai più, causa mancata distribuzione. Girato da Nolan con stile artefatto (mai un’inquadratura non filtrata, tantissime immagini flash) ma straordinariamente efficace, Insomnia riesce a catturare l’attenzione dello spettatore fin dall’inizio. Ma non è detto che riesca a tenerla desta fino alla fine.

Hilary Swank in InsomniaLa sceneggiatura di Hillary Seitz immerge perfettamente i personaggi nell’ambiente che li circonda, nella strana situazione in cui ci si trova quando si vive in Alaska e il sole splende allo stesso modo alle dieci di mattina come alle dieci di sera. Alla riuscita di questo effetto ha contribuito molto anche la fotografia di Wally Pfister, che anche grazie appunto ai filtri ci propone un’illuminazione scenica molto particolare, un po’ fuori dal mondo reale, un’illuminazione che riesce ad essere inquietante ogni volta che serve.

Robin Williams e il regista Christopher Nolan sul set di InsomniaIl thriller in sé è tutto sommato di semplice costruzione, e la sua efficacia finisce per reggersi esclusivamente sul personaggio protagonista, interpretato da uno straordinario Al Pacino nel ruolo che fu di Stellan Skarsgård, pur affiancato da un altrettanto straordinario Robin Williams (ma la sua bravura è appiattita dal doppiaggio). La corda della tensione, a causa proprio della semplicità di fondo dell’intreccio, finisce però per essere tirata un po’ troppo. La pellicola sfiora le due ore, ma il problema non è tanto nella lunga durata quanto nel fatto che la trama non la giustifica. La tensione vera e propria non cala mai, nel corso del film; ma il “cosa succederà, adesso?” finisce dopo un po’ per non interessare più, perché troppo presto si capisce dove la trama principale ci sta portando.

Così come in un film comico bisogna ricordare che una risata si può trasformare facilmente in uno sbadiglio, in un thriller bisogna considerare quanto sia facile che la pelle d’oca si accapponi. Certo non è il caso di Insomnia, non si arriva a tanto, ma quando la soluzione dell’intreccio sembra ormai prossima e già pensate a rimettervi il cappotto, un’occhiata all’orologio vi dirà che avete ancora una bella mezz’ora da star seduti.


Titolo: Insomnia (Id.)
Regia: Christopher Nolan
Sceneggiatura: Hillary Seitz
Fotografia: Wally Pfister
Interpreti: Al Pacino, Robin Williams, Hilary Swank, Maura Tierney, Martin Donovan, Nicky Katt, Jonathan Jackson, Paul Dooley, Oliver Zemen, Larry Holden, Lorne Cardinal, James Hutson, Jay Brazeau, Andrew Campbell, Paula Shaw
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 1h. 59′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Lo trovato un solido thriller e la regia di Nolan è efficace.
    Personalmente ho dovuto rivedere alcuni passaggi per comprenderlo appieno ma alla fine ne ero soddisfatto, non ha annoiato e mi ha abbastanza entusiasmato, anche se penso che dopo un pò di giorni dalla visione il suo effetto svanisca.
    Buono il comparto attoriale (Pacine leggermente sopra le righe).
    Molto belle sia scenografie che fotografia.
    La critica che ha mosso Albe alla fine non trovo sia difetto, anzi.

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