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"Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio" di Isotta Toso

15 maggio 2010 Recensioni 4 Commenti
CineFile

Bolero Film, 14 Maggio 2010 – Irrisolto

All’interno di un condominio romano, italiani e stranieri cercano di trovare l’armonia, finché la morte di un giovane teppistello fascista non mette in allarme polizia e abitanti. Chi l’avrà ucciso? E l’ha davvero ucciso qualcuno?


Daniele Liotti e Kasia Smutniakin Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza VittorioPiazza Vittorio, luogo simbolo di Roma e del suo incrocio di culture e nazionalità, diventa metafora del nostro paese. Un condominio, microcosmo nel microcosmo, è lo sfondo del film con cui Isotta Toso (cosceneggiatrice di Notturno Bus di Marengo) esordisce come regista, adattando un romanzo di Amara Lakhous. Ne cava un film interessante, ma stilisticamente poco risolto.

La stessa regista, con Maura Vespini e Andrea Cotti, sceneggia questa commedia – una volta tanto lo si può dire – all’italiana, vagamente ispirata a Gadda e al Pasticciaccio brutto che racconta l’Italia degli anni Duemila sullo sfondo di corruzioni vecchie e nuove. Infatti al centro del film ci sono i contrasti razziali tra italiani e non italiani, tra “noi” e “loro”, ma anche le divergenze d’opinione politica e calcistica, gli scontri sentimentali, orizzonti di vite che non combaciano e allora collidono.

Serra Yilmaz in Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza VittorioL’occhio della regista si posa sulle etichette che finiscono per coprire le persone, e sa mostrare la difficoltà culturale di comunicare. Peccato che la sceneggiatura si perda in pedanti dialoghi (specie tra stranieri), rendendo così troppo palese e semplicistico il tema di fondo, e che la regia si perda e fatichi a tenere il polso delle immagini dopo un inizio intrigante. Difetti che non danneggiano più di tanto la pellicola, che può avvalersi di un cast nutrito tra cui spicca la bellezza dolce di Kasia Smutniak e la caratterizzazione burbera di Francesco Pannofino. Come biglietto da visita non è male, seppure con evidenti margini di miglioramento.


La locandina di Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza VittorioTitolo: Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio
Regia: Isotta Toso
Sceneggiatura: Isotta Toso, Maura Vespini, Andrea Cotti
Fotografia: Fabio Zamarion
Interpreti: Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Serra Yilmaz, Ahmed Hafiene, Kesia Elwin, Marco Rossetti, Milena Vukotic, Roberto Citran, Francesco Pannofino, Luigi Diberti, Ninetto Davoli, Isa Danieli
Nazionalità: Italia, 2010
Durata: 1h. 36′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

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  2. PIERPAOLO ha detto:

    finalmente un film italiano come si deve! Una bella storia, un ottimo cast, una buona regia. Bravi.

  3. jis ha detto:

    Il peggior film dell’anno. Di una bruttezza quasi sublime. All’altezza di orrori televisivi come il non compianto “Incantesimo”.

  4. giovanna ha detto:

    Brutto film. Lo si capisce subito, quando nei primi dieci minuti, i cattivi attori cominciano a snocciolare a raffica dialoghi più didascalici di quelli della fiction televisiva, tipo lo straniero che dice all’italiano “tu essere più buono di succo di mango”, oppure i due fratelli che si dicono “papà non avrebbe mai voluto che tu lasciassi la scuola” e l’altro ‘papà non avrebbe mai voluto che tu smettessi di andare in tribunale’ e si passano in pegno ‘sto orologio d’oro del padre come in una scena del libro cuore di de amicis.
    Peccato solo per i bravi Pannofino e l’altro attore che in Boris fa la parte del ‘tecnico delle luci’, loro sono bravi, ma meriterebbero di stare in altri film.
    In quanto alla storia…è abbozzata, i personaggi sono tanti, troppi e tutti appena appena abbozzati. Ma forse è meglio così. Viene il terrore che se ce li avessero raccontati meglio ci saremmo dovuti sorbire altre battute tipo ‘tu sei più buono di succo di mango’.
    In ogni caso mi sono tanto annoiata.

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