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Sette Minuti Dopo la Mezzanotte di Juan Antonio Bayona

17 maggio 2017 Recensioni 0 Commenti
Sette Minuti Dopo la Mezzanotte

01 Distribution, 18 Maggio 2017 – Toccante

La madre del 12enne Conor O’Malley sta morendo di cancro. Tutti sembrano voler far finta di nulla, tutti si comportano quasi come se lui neanche esistesse. Tranne un gruppetto di bulli, che ne ha fatto la sua vittima preferita. Ma un giorno, sette minuti dopo la mezzanotte, Conor riceve la visita di un mostro nato da un albero…


Una scena di Sette Minuti Dopo la MezzanotteNonostante il titolo da horror di serie B, Sette Minuti Dopo la Mezzanotte si rivela un affascinante film intimista, ricco di spunti di riflessione e capace di raccontare senza ricatti emotivi una situazione che raramente il cinema ha saputo sviluppare in maniera compiuta. Merito di Patrick Ness, che ha scritto la sceneggiatura a partire dal suo romanzo (in realtà iniziato da Siobhan Dowd, la quale non è però riuscita a scrivere che qualche pagina a causa del cancro al seno che l’ha poi portata alla morte), dosando bene i diversi elementi che compongono la storia e rivelandoli sempre al momento giusto, evitando anche di innamorarsi della propria prosa e resistendo alla tentazione di provare a piacere a tutti.

Lewis MacDougall e Felicity Jones in Sette Minuti Dopo la MezzanotteSe il film riesce a essere emozionante, è però anche merito di Juan Antonio Bayona, che si trova ad avere nuovamente a che fare con temi già affrontati nei suoi due film precedenti (The Orphanage e The Impossible), anche se da una prospettiva diversa. Sfruttando anche le belle musiche di Fernando Velásquez, il regista spagnolo crea momenti di grande pathos e mette in scena delle suggestive sequenze animate, ed è bravo a nascondere il più possibile degli effetti speciali che in più di un momento appaiono decisamente mediocri.

Lewis MacDougall in una scena di Sette Minuti Dopo la MezzanotteA prima vista sarebbe facile accostare Sette Minuti Dopo la Mezzanotte al GGG di Spielberg, ma a di là di essere diretto a un pubblico completamente diverso, qui il fulcro del racconto è ben lontano dal suo aspetto fantasy. Il mostro che si manifesta al giovane Conor non è altro che un mezzo per l’emancipazione del protagonista dalla situazione che si trova a vivere, non è altro che un meccanismo narrativo che avrebbe potuto assumere una qualunque altra forma senza che il film cambiasse di una virgola. Perché il cuore di Sette Minuti Dopo la Mezzanotte sono i sentimenti e le verità interiori che pian piano siamo costretti ad affrontare.


La locandina di Sette Minuti Dopo la MezzanotteTitolo: Sette Minuti Dopo la Mezzanotte (A Monster Calls)
Regia: Juan Antonio Bayona
Sceneggiatura: Patrick Ness
Fotografia: Oscar Faura
Interpreti: Lewis MacDougall, Sigourney Weaver, Felicity Jones, Toby Kebbell, Ben Moor, James Melville, Oliver Steer, Dominic Boyle, Jennifer Lim, Max Gabbay, Morgan Symes, Max Golds, Frida Palsson, Wanda Opalinska, Patrick Taggart, Geraldine Chaplin, Liam Neeson
Nazionalità: Regno Unito – Spagna – USA, 2016
Durata: 1h. 48′


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