"She, a Chinese" di Xiaolu Guo
Alessandro Barbero, 15 Agosto 2009: Coinvolgente |
Inedito in Italia
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Mei è una ragazza cinese che decide di sfuggire da una provincia che non le offre nulla. Nel suo cercare qualcosa di meglio incontrerà persone che la aiuteranno e altre che la ostacoleranno, fino a quando arriverà a Londra, dove ogni cosa potrà accadere…
Il cinema cinese contemporaneo non fa altro che raccontare di disagio e ricerca di un futuro migliore. E’ l’altra faccia della medaglia di una Cina che cresce a velocità vertiginosa e nella quale stanno crescendo le disparità sociali. Questo bellissimo film, che ha vinto il Pardo d’Oro alla 62a edizione del Festival di Locarno, non fa eccezione rispetto al tema; interessante è invece il modo col quale la regista è riuscita a rappresentare il disagio di un paese attraverso gli occhi di una ragazza.
La cinepresa si muove insieme con lei quando cammina nel suo paesino natale, dal quale non si è mai allontanata e nel quale, sia realmente sia metaforicamente, è imprigionata come i piedi nel fango. Un fango che lei vuole lavare via; alla prima, tragica, occasione, decide di passare dalle parole ai fatti e scappa. Comincia in questo modo il suo viaggio, seguito sempre da vicino, in un on the road che la accompagna per la Cina e poi via, verso l’ignoto Occidente.
Il film indaga le emozioni della ragazza con acutezza e precisione, cogliendo i momenti di debolezza e quelli nei quali dimostra la forza ed il coraggio che ha dovuto avere per prendere una decisione così definitiva. Si vedono la sua frustrazione, la paura, ma anche il bisogno di amare e di essere amata, si vede la furbizia ma anche l’ingenuità.
Titolo: She, a Chinese
Regia: Xiaolu Guo
Sceneggiatura: Xiaolu Guo
Fotografia: Zillah Bowes
Interpreti: Huang Lu, Wei Yi Bo, Geoffrey Hutchings, Chris Ryma, Hsinyi Liu
Nazionalità: Regno Unito – Francia – Germania, 2009
Durata: 1h. 38′
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