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"Signora" di Francesco Laudadio

26 febbraio 2004 Recensioni 0 Commenti
Alberto Cassani, 26 Febbraio 2004: Servile
Minerva, 21 Maggio 2004

Sarah, statunitense di buona famiglia sposata con un ricco imprenditore che lavora per il Duce, si innamora di un ingegnere delle acque che non vive certo nel lusso ma ricambia il suo sentimento. Il loro rapporto è tormentato non solo dal matrimonio di lei, ma anche dalla vita di lui…


5 Agosto 1933: la posa della prima pietra di Sabaudia è anche l’occasione per il primo incontro tra Sarah e Guido. Lei è una statunitense di buona famiglia sposata con un ricco imprenditore che lavora per il Duce, lui è un ingegnere delle acque che non vive certo nel lusso. I due si scontrano su tutto ma si amano da subito. Guido le impedisce però di entrare completamente nella sua vita, tanto da scappare da lei quando il loro rapporto diventa troppo ossessivo. Attraverso un investigatore privato, Sarah lo fa rintracciare e – involontariamente – arrestare: Guido è in realtà il capo di un piccolo gruppo di antifascisti. Processato da un tribunale di cui non riconosce l’autorità, Guido viene condannato ad otto anni di confino penitenziario. Distrutta dal dolore, Sarah farà di tutto per riunirsi all’amato…

Imbarazzante sceneggiato televisivo spacciato per prodotto cinematografico “di interesse culturale”, Signora rappresenta il ritorno al cinema del Francesco Laudadio che aveva guidato Beppe Grillo in Topo Galileo ad otto anni dall’ultima prova. Scritto dallo stesso regista, il film è la sagra della sciatteria e del ridicolo involontario. Con una fotografia talmente piatta da rendere la discreta ricostruzione scenografica pari a quella di una rappresentazione teatrale di quart’ordine ed una colonna musicale che propone due brani di composizione e tre di repertorio ripetuti allo sfinimento, il film dà l’impressione di poter fare una figura quasi decente nella prima serata di Rete4, programmato in due puntate. Purtroppo per noi, esce nei cinema tutto in una botta sola.

Sonia Aquino ha già avuto modo di mostrare agli spettatori di Coming Soon Television di essere un pesce fuor d’acqua, nel mondo del cinema, e coglie quest’occasione per mostrarci le uniche due ragioni che possono aver suscitato l’interesse di produttori e registi. Il ridoppiaggio in studio, comunque, non ha certo aiutato il cast e ha dato al film un impatto sonoro del tutto pessimo. Considerando poi che quanto si ascolta non è il massimo già di suo, la figura è completa.

Ma in fondo – come molti fanno con i film italiani – ci si potrebbe anche sforzare di ignorare le brutture di confezione, se il film non nascondesse un irritante messaggio “politico”. Dall’antifascista che sogna un’Europa federalista (e la moneta unica!), alla coppietta che vive felice e contenta in vacanza al confino, tutto sembra voler essere una leccata delle parti basse di chi governa e ha parzialmente finanziato il film. Ma se allora si vuol fare un film politico – il colore non ha importanza – che almeno lo si faccia con dignità.


Titolo: Signora
Regia: Francesco Laudadio
Sceneggiatura: Francesco Laudadio
Fotografia: Patrizio Patrizi
Interpreti: Sonia Aquino, Paolo Seganti, Urbano Barberini, Angela Finocchiaro, Yorgo Voyagis, Marcello Catalano, Maurizio Donadoni

Nazionalità: Italia, 2004
Durata: 1h. 50′


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