Soundtrack: "Il ricco, il povero e il maggiordomo" di Marco Sabiu
Massimo Privitera, in collaborazione con Colonne Sonore – * * *
Aldo, Giovanni e Giacomo hanno sempre fatto commentare musicalmente le loro surreali avventure cinematografiche da compositori di diversa estrazione musicale, passando dai Negrita a Samuele Bersani, da Andrea Guerra a Massimiliano Pani. Questa volta si sono affidati al pianista sardo Marco Sabiu…
Il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo torna sulle scene cinematografiche per la nona volta con il nuovo film di Natale dal titolo omaggiante Sergio Leone, Il ricco, il povero e il maggiordomo, una commedia dalle tematiche fortemente attuali, sulla crisi economica e sul conseguente fallimento individuale. Il tutto, logicamente, condito dell’ironia cinica, disturbante, macchiettistica e catastrofica tipica del suddetto terzetto di comici e, in aggiunta, dei relativi – fantastici in questo caso – comprimari.
Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti nei loro film hanno sempre, aiutati di volta in volta da diversi registi, fatto commentare musicalmente le loro tragicomiche avventure surreali e reali al contempo da compositori di differente estrazione sonora, vedi I Negrita, Andrea Guerra, Samuele Bersani, Paolo Silvestri e Massimiliano Pani & Franco Serafini con egregi risultati. Anche questa volta, nuova figura compositiva per musicare le disavventure del ricco Giacomo, del maggiordomo Giovanni e del povero sfigato Aldo: il musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore sardo Marco Sabiu (classe 1963), che costella il film di sonorità popolari mediterranee e africaneggianti, veloci e ballabili (il tema portante che prende il titolo della pellicola) con la voce magrebina di Aldo “Samir” (sic!), Leitmotiv che torna variato altre due volte nel CD in versione da discoteca e strumentale.
Sabiu ne “La lettera” fa uso di batterie, chitarra elettrica, basso e synth per un pezzo unplugged atmosferico e folk con un tema nostalgicamente romantico sullo sfondo. In “Samir Funky Mustang”, come dice lo stesso titolo, il funky sregolato la fa da padrone con coretto di voci femminili e testo in inglese intonato da un cantante e alcune cantanti che ogni tanto fa capolino a rinvigorire il tutto: davvero un bel pezzo ballabile. “Samir seduzione al Kebab” è un autentico brano arabeggiante, da danza del ventre, sulla falsariga dei pezzi del cantante algerino Khaled. “Un anno dopo” rappresenta la penultima traccia dello score di Sabiu che scrive un twist anni 50 divertente e divertito, con in mezzo rimandi sonori arabeggianti.
Il reparto canzoni, che sono sempre un fiore all’occhiello dei film del trio comico siculo-milanese, anche in questa occasione è divertentissimo e di tutto rispetto: si parte con la trascinante canzone originale, scritta apposta per il film, del rapper del momento Emis Killa, in cui figura la bella voce limpida di Antonella Lo Coco direttamente dall’edizione numero 5 di X-Factor, “Che abbia vinto o no” che punta nel testo a ribadire le tematiche della sceneggiatura, giocando sulla rivalsa personale non a discapito degli altri, però! La band italiana Santa Margaret canta il rock duro e puro con dolce cattiveria di “Riderò” e “Vieni a gridare con me”, Julio Iglesias interpreta a suo modo il suo classico fine anni 70 “Se mi lasci non vale”, il cantautore 21enne inglese George Ezra si lancia nel pop beatlesiano appassionato di “Blame it on Me”, romantiche sonorità messicane dei Mariachi International Corazon con “Ay Dolores”. Sul versante canzoni demenziali parodistiche e pseudo-volgarotte troviamo Tonino Carotone con la famosa “Me cago en el amor” e Walter Valdi nel pezzo anni 70 “I Vahha Put Hanga”.
Titolo: Il ricco, il povero e il maggiordomo
Compositore: Marco Sabiu, Aa.Vv.
Etichetta: Carosello Records 55/Edizioni Curci, 2014
Numero dei brani: 15 (7 di commento + 8 canzoni)
Durata: 48′ 09”
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