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"Storia di Marie e Julien" di Jacques Rivette

30 giugno 2004 Recensioni 0 Commenti
La storia di Marie e Julien

Mikado, 27 Agosto 2004 – Fantasmagorico

Tra Marie e Julien nasce una tormentata storia d’amore, che diventa un meccanismo claustrofobico simile a quello dei grandi orologi che Julien ripara. In ogni stanza di casa sua una pendola o un orologio da parete sembra scandire l’attesa di un mistero che dev’essere inesorabilmente svelato…


Anne Brochet e Jerzy Radziwilowicz in Storia di Marie e Julien«La sceneggiatura europea comincia con un aereo che vola nel cielo, e l’autore si sofferma sulle nuvole, sui contrasti tra la morfologia dell’aereo e i colori rossi del tramonto. Nella sceneggiatura americana, se c’è un aereo che vola, dopo cinque secondi esplode!»
Robert McKee, il guru della sceneggiatura celebre in tutto il mondo per i seminari di script training e per il piccolo omaggio riservatogli da Spike Jonze nel suo Ladro di orchidee, sintetizza così due modi differenti di fare cinema. Ma ci sono vie di mezzo. Altre possibilità. L’aereo alla fine esploderà. Forse per via di una bomba che fa tic-tac… tic-tac… Ma se mi soffermo sui suoi occupanti, sui loro legami, su ciò che fa il personale di servizio e faccio un film sull’ineluttabilità di una fine comunque annunciata? Questo, fuor di metafora, è quello che succede nell’ultimo film di Jacques Rivette. Il settantaseienne maestro francese riporta in vita l’antico progetto, risalente al 1975, di un lungometraggio a metà tra un amour fou e una storia di fantasmi.

Jerzy Radziwilowicz ed Emmanuelle Beart in Storia di Marie e JulienRivette, anche coautore della sceneggiatura, è molto abile a costruire un meccanismo a incastro in cui i personaggi si rincorrono e si cercano pur di sapere l’uno qualcosa in più dell’altra. Il risultato è una storia tutta basata su un erotismo alimentato dal desiderio dei due protagonisti, ma continuamente disatteso, sfuggente. Marie è in effetti alla ricerca di una stabilità interiore che, tuttavia, sembra sfuggirle di continuo. Tutto sarà rivelato con il finale del film che peraltro ricorda un episodio di Aria, quello del provocatorio omaggio di Godard all’Armida, l’aria sinfonica di Lully. Qui i vivi e i morti convivono in una stessa scena e ogni tormento viene finalmente placato. Ma qual è il prezzo da pagare? Marie e Julien hanno finalmente la chance di scegliere il proprio destino: l’amore che provano li può tenere uniti oppure potrebbe dissolversi in un istante, come se non ci fosse mai stato. Tic-tac… tic-tac… Il tempo continua a scorrere. Julien finalmente apre gli occhi e chiede a Marie: «Ma lei chi è?». Già, Marie chi è?


La locandina francese di Storia di Marie e JulienTitolo: Storia di Marie e Julien (Histoire de Marie et Julien)
Regia: Jacques Rivette
Sceneggiatura: Pascal Bonitzer, Christine Laurent, Jacques Rivette
Fotografia: William Lubtchansky
Interpreti: Emmanuelle Beart, Jerzy Radziwilowicz, Anne Brochet, Bettina Kee, Olivier Cruveiller, Mathias Jung, Nicole Garcia
Nazionalità: Francia, 2003
Durata: 2h. 30′


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