Striscia, una zebra alla riscossa di Frederik Du Chau
Eagle Pictures, 25 Marzo 2005 – Godibile
Nel bel mezzo di una tempesta un circo itinerante perde una zebra neonata. Il cucciolo viene trovato da un agricoltore ex addestratore di purosangue, che lo porta a casa con sé per regalarlo alla figlioletta, con cui vive in una piccola fattoria del Kentucky. E la ragazza decide di allenarlo come un cavallo da corsa…
Opera seconda di un ex assistente di Chuck Jones che aveva esordito sul grande schermo dirigendo La spada magica nel 1998, Striscia, una zebra alla riscossa è un filmetto per famiglie divertente e dotato della giusta dose di follia. Rutti e pernacchie d’ordinanza non disturbano più di tanto, e comunque avendo tra i protagonisti due mosche create al computer c’era da aspettarsi qualche gag un po’ becera. In realtà è proprio la composizione della fattoria, con cani sonnacchiosi e pellicani mafiosi, che dà spessore ed efficacia ad una pellicola che sembra quasi un misto tra Seabiscuit e Babe.
Purtroppo per noi, ancora una volta ci si mette il doppiaggio italiano a rovinare il buon lavoro di regista e sceneggiatore, sostituendo le voci di gente come Dustin Hoffman, Michael Clarke Duncan e Whoopi Goldberg con ridicoli accenti regionali che alle orecchie dello spettatore adulto risultano fastidiosi già dopo pochi minuti.
Titolo: Striscia, una zebra alla riscossa (Racing Stripes)
Regia: Frederik Du Chau
Sceneggiatura: David Schmidt
Fotografia: David Eggby
Interpreti: Hayden Panettiere, Bruce Greenwood, Wendie Malick, M. Emmet Walsh, Gary Bullock, Caspar Poyck, Thandi Puren, Morne Visser, Dawn Matthews, Matt Stern, John Lesley, Graeme Hawkins, Tarryn Downes
Nazionalità: USA, 2005
Durata: 1h. 24′
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