Stai leggendo:

"Sweet Sixteen" di Ken Loach

14 giugno 2002 Recensioni 0 Commenti
Alberto Cassani, 14 Giugno 2002: Banale
Bim, 21 Febbraio 2003

Il dolce sedicesimo compleanno è quello che Liam spera di festeggiare tra due mesi, proprio il giorno dopo che sua madre uscirà di galera. E per renderla felice fa di tutto per riuscire a farle un regalo importante, arrivando anche a spacciare droga pur di mettere insieme abbastanza soldi…


Il solito Ken Loach “socialmente impegnato”, ma con meno ritmo del solito e molta meno ironia. In (lenta) ripresa dopo le deludenti ultime prove (Bread & Roses e Paul, Mick e gli altri), Loach mette in scena una vera e propria tragedia, tratteggiando bene la situazione di disagio nella quale i suoi personaggi vivono – una vita in cui anche un prefabbricato in riva al fiume sembra un sogno – ma non riuscendo a coprire tutti i buchi che la vicenda ideata da Paul Laverty presenta. Il ritmo è lento, ma va detto che Loach riesce a farci stare molte cose, in un’ora e quaranta. Cose che però di rado lasciano il segno.

Poche sono le scene davvero efficaci e pochi sono i personaggi davvero completi. Interessante è, ad esempio, la rapida metamorfosi del protagonista, che vediamo inizialmente riluttante a fare da corriere della droga per la madre e il patrigno ma che dieci minuti dopo si imbarca con decisione in un’impresa che lo porterà a diventare uno spacciatore di buon livello. Eppure questa trasformazione, probabilmente dovuta alla volontà di proteggere la madre che adora, passa inosservata agli occhi del regista e ancor più a quelli dello sceneggiatore.

Premio per la miglior sceneggiatura a Cannes 2002, ma questa sembra decisamente una scelta politica piuttosto che artistica, tenuto conto che si tratta di un film che non dice assolutamente nulla di nuovo e non riesce nemmeno a trovare un modo davvero efficace per dirlo. Mediocre l’adattamento italiano dei dialoghi, ma non sarebbe stato male sentire i doppiatori parlare in italiano invece che in romancesco.


Titolo: Sweet Sixteen (Id.)
Regia: Ken Loach
Sceneggiatura: Paul Laverty
Fotografia: Barry Ackroyd
Interpreti: Martin Compston, Annmarie Fulton, William Ruane, Michelle Abercromby, Michelle Coulter, Gary McCormack, Tommy McKee, Gary Maitland, Junior Walker, Calum McAlees, Robert Rennie, Martin McCadie, Robert Harrison, Gary Maitland
Nazionalità: Gran Bretagna, 2002
Durata: 1h. 41′


Percorsi Tematici

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.