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"The Assassination" di Niels Mueller

7 febbraio 2005 Recensioni 0 Commenti
The Assassination

Lucky Red, 25 Febbraio 2005 – Mancato

Sam Bicke è un venditore di scarso successo di mobili per ufficio. Sua moglie ha appena chiesto ufficialmente il divorzio e lui non riesce ad ottenere un prestito per iniziare una nuova attività professionale. La colpa di tutto, pensa Sam, è del Presidente Nixon, e se ne convince talmente da decidere di ucciderlo…


Sean Penn e Naomi Watts in The AssassinationQuest’opera prima dell’esordiente regista Niels Mueller si rivela essere un film di gran lunga meno interessante rispetto al titolo che lo accompagna, se non altro quello originale: The Assassination of Richard Nixon, poi riadattato senza troppe remore per la versione italiana. Eccessivamente compassata, la pellicola si concentra quasi ossessivamente sul personaggio di Sam, volendone fare una specie di Travis Bickle raccontato ai giorni nostri ma comunque inserito nello stesso contesto storico e quindi socio-politico in cui si andò posizionando a suo tempo il tassista allucinato di Taxi Driver, dal momento che la sceneggiatura ci riporta indietro, come facilmente intuibile, al 1974 e agli albori del caso Watergate.
Il regista Niels Mueller sul set di The AssassinationIl problema è che il nostro protagonista non è stato costruito e poi rappresentato in maniera tale da poter reggere a dovere quello che fondamentalmente era stato concepito come un one man show, cosa che invece riuscì alla grande a Scorsese in collaborazione con Paul Schrader alla sceneggiatura. D’altro canto, il fatto che i panni del protagonista li abbia indosso Sean Penn, a priori, potrebbe apparire come una carta in più nella manica degli autori per riuscire comunque ad alimentare i motivi di interesse legati al main character, ma lo stile gigioneggiante dell’attore si scopre non essere l’ideale per conferire la giusta dose di verve al personaggio di Sam. Certo Penn ha la faccia giusta per ritrarci sopra tutta la frustrazione richiesta dalla parte, e quando la sceneggiatura glielo consente riesce a far pesare la propria presenza, ma se si pensa – seguendo l’inevitabile parallelismo introdotto ad inizio recensione – all’interpretazione del Robert De Niro di Taxi Driver, ci si può rendere conto di cosa sia mancato nel complesso a quest’ultima esibizione del premio Oscar uscente.

Sean Penn in The AssassinationIn Assassination le bacchettate al sistema non possono che rappresentare una delle ragion d’essere del film, ma le frecciate politiche cui assistiamo risultano troppo flebili e fondamentalmente scontate, ormai retoriche, e il contesto filmico non è tale da convincerci mai pienamente del fatto di stare assistendo ad una vicenda ambientata nel periodo in cui la sceneggiatura la colloca. Di conseguenza, diviene davvero difficoltoso riuscire a “vivere” realmente questa storia.

Don Cheadle in The AssassinationLe manchevolezze di fondo del film, comunque, stanno soprattutto nell’incapacità di rendere Sam un personaggio di vero interesse, capace di smuovere l’empatia di chi guarda così come certamente i filmaker desideravano accadesse, e allo stato attuale quest’opera non ha il peso per far realmente parlare di sé al di là del titolo. Ma, ancora peggio, non possiede neppure le prerogative ideali per tenere desto sino in fondo l’interesse del pubblico in sala.


La locandina di The AssassinationTitolo: The Assassination (The Assassination of Richard Nixon)
Regia: Niels Mueller
Sceneggiatura: Kevin Kennedy, Niels Mueller
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Interpreti: Sean Penn, Naomi Watts, Don Cheadle, Jack Thompson, Brad William Henke, Michael Wincott, Mykelti Williamson, April Grace, Lily Knight, Jared Dorrance, Jenna Milton, Mariah Massa, Eileen Ryan, Derek Greene, Joe Marinelli
Nazionalità: USA, 2004
Durata: 1h. 35′


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