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"The Bad Batch" di Ana Lily Amirpour

7 settembre 2016 Recensioni 0 Commenti
Festival di Venezia 2016

Inedito in Italia – Arido

Una donna viene esiliata nel deserto, ma viene subito catturata da una tribù di cannibali che le amputa una gamba e un braccio. Riesci però a fuggire e raggiungere Comfort, una città governata da un affascinante uomo…


Una donna con un arto mozzato e parzialmente ricostruito. Un deserto. Un uomo che possiede un harem di donne incinte di lui. Non stiamo parlando di Mad Max – Fury Road, ma del secondo lungometraggio di Ana Lily Amirpour, e purtroppo i due film percorrono strade completamente diverse. Se il film di Miller andava a rotta di collo lasciando senza fiato lo spettatore, Amirpour sceglie la strada opposta, anestetizzando il ritmo allo stremo e lasciando i dialoghi ben sotto il minimo necessario per almeno metà della proiezione.

L’errore più grande l’autrice lo commette in fase di sceneggiatura: confidando eccessivamente nelle sue qualità di regista scrive pochissimi dialoghi lasciando che siano le immagini a spiegare. Purtroppo le immagini (per quanto esteticamente pregevoli) spiegano poco e si passa buona parte del tempo a chiedersi quando, effettivamente, succederà qualcosa. Inoltre, anche lo spettatore meno smaliziato sa bene che la protagonista non morirà nei primi minuti di proiezione, quindi è particolarmente difficile immedesimarsi con una ragazza che ancora non ha detto una parola e di cui non conosciamo nemmeno il suo passato.

Per quando volesse essere probabilmente una via di mezzo tra il western e il film d’avventura The Bad Batch non riesce a essere nessuno dei due e si segnala solo per una colonna sonora bella ma curiosa e immagini patinate quanto basta.

Amirpour offre il ruolo da protagonista a Suki Waterhouse, che se risulta credibile quando deve camminare spossata nel deserto lo risulta molto meno durante i rari dialoghi (che si intensificano nella parte finale) e quando deve apparire minacciosa. Il resto del cast si comporta molto meglio, anche se le scene in cui compaiono altri attori sono davvero esigue.

The Bad Batch è un film tutto sommato trascurabile, che regala poche emozioni e si trascina stancamente verso un finale telefonato e per giunta poco soddisfacente, ed è un peccato perché Amirpour sa indubbiamente come costruire un’immagine, ma si ha l’impressione che abbia badato più ai dettagli sullo sfondo che ai soggetti in primo piano.


La locandinaTitolo: The Bad Batch
Regia: Ana Lily Amirpour
Sceneggiatura: Ana Lily Amirpour
Fotografia: Lyle Vincent
Interpreti: Suki Waterhouse, Jason Momoa, Giovanni Ribisi, Yolonda Ross, Cory Roberts, Luoie Lopez, Keanu Reeves, Jim Carrey, Diego Luna
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 45′


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