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"The Final Cut" di Omar Naim

14 maggio 2005 Recensioni 0 Commenti
The Final Cut

Eagle Pictures, 13 Maggio 2005 – Vuoto

In un mondo in cui una persona su venti porta nel cervello un impianto che memorizza ogni ricordo visivo, esistono montatori di professione che assemblano sequenze di ricordi selezionati una volta che la persona muore, allo scopo di consegnare ai cari del defunto un reminder che la rappresenti per ciò che è stata in vita…


Ecco un film che in potenza avrebbe molto di interessante da dire e da mostrare ma che invece finisce col non comunicare molto, al momento della resa dei conti. L’opera prima del ventisettenne Omar Naim – di cui sentiremo ancora parlare in futuro, considerandone l’apprezzabile padronanza del mezzo filmico – è un prodotto che se da un lato esibisce una struttura scenica valida e accurata d’altro canto difetta sensibilmente a livello di sceneggiatura (dello stesso Naim), che in primo luogo si rifiuta di fornire un background effettivamente valido ed esplicativo alla natura sociale e tecnologica degli impianti cerebrali per la registrazione della memoria visiva, e che poi insinua l’annesso discorso etico salvo poi ritrarsi dalla disquisizione senza dotarla della necessaria profondità.

Il risultato è un intreccio che non soddisfa appieno nelle sue diverse svolte, e che a maggior ragione non riesce a interessare e avvincere lo spettatore nonostante l’argomento – purtroppo trattato artificiosamente – abbia ogni possibilità per risucchiarlo nella vicenda visti i chiari collegamenti concettuali alle problematiche etiche di oggi.

Fra personaggi secondari che fungono esclusivamente da freddo strumento per portare avanti la trama (Mira Sorvino e Jim Caviezel) e che risultano quindi privi di consistenza, The Final Cut finisce col concentrarsi con decisione esclusivamente sul protagonista (un Robin Williams sprecato) e la sua vicenda personale, per alimentare una componente thrilling che comunque non riesce a farci vibrare come vorrebbe.

Un film contratto e colpevolmente contenuto, anche se visivamente efficace e ben fotografato dall’esperto Tak Fujimoto. Una pellicola che, considerate le potenzialità, dà l’impressione di non girare mai a pieno regime. Questo è The Final Cut, un’opera che avrebbe potuto (dovuto) portarci a riflettere in profondità e che invece finisce col trasmetterci troppo poco.


La locandina di The Final CutTitolo: The Final Cut (Id.)
Regia: Omar Naim
Sceneggiatura: Omar Naim
Fotografia: Tak Fujimoto
Interpreti: Robin Williams, Mira Sorvino, Jim Caviezel, Mimi Kuzyk, Stephanie Romanov, Thomas Bishops, Brendan Fletcher, Vincent Gale, Genevieve Buechner, Casey Dubois, Liam Ranger, Joely Collins, Michael St. John Smith, Christopher Britton
Nazionalità: Canada – Germania, 2004
Durata: 1h. 45′


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