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"The Nice Guys" di Shane Black

22 giugno 2016 Recensioni 6 Commenti
The Nice Guys

Lucky Red, 1 Giugno 2016 – Spassoso

Un investigatore privato e un detective picchiatore si trovano casualmente a lavorare insieme a uno strano caso: una giovane attrice è scomparsa subito dopo che il suo fidanzato regista è stato ucciso, e una diva del cinema porno è morta in un misterioso incidente stradale. Niente è quel che sembra…


Ryan Gosling e Russell Crowe in The Nice GuysDopo la parentesi di Iron Man 3, con The Nice Guys il regista-sceneggiatore Shane Black torna, con successo, al suo genere preferito: il buddy movie. Come nei precedenti Arma letale (da lui solo sceneggiato) e Kiss Kiss Bang Bang, il nuovo film di Black propone una mal assortita coppia di detective che si trovano forzatamente a collaborare. Il film è ambientato nell’affascinante Los Angeles di fine anni 70, e le vicende ruotano intorno al mondo del cinema, della politica e dell’industria automobilistica.

Russell Crowe, Ryan Gosling e Angourie Rice in The Nice GuysThe Nice Guys è una divertente commedia d’azione che funziona grazie a una brillante sceneggiatura e soprattutto all’ottima coppia di protagonisti. Ryan Gosling e Russell Crowe – esilarante il primo, fisico e un po’ imbolsito il secondo – si sono calati perfettamente nei panni dell’imbranato e del picchiatore, dandosi man forte nei dialoghi brillanti e nelle gag spassose. I loro sono due personaggi agli antipodi e una coppia scombinata, ma grazie alle interpretazioni di Gosling e Crowe funzionano alla perfezione sullo schermo. Se la coppia funziona, però, è merito anche alla terza protagonista, la figlia adolescente di Gosling, interpretata dalla giovanissima Angourie Rice. La ragazzina, brillante e curiosa, fa da collante tra i due uomini; protettiva verso il padre e capace di contenere la violenza dell’altro, partecipa attivamente alle indagini, rivelandosi la più perspicace del trio.

Russell Crowe in una scena di The Nice GuysTra risse, improbabili cadute da finestre o lungo una collina, tuffi in piscina e incontri casuali, i tre lentamente sbrogliano la matassa di questo intreccio di eventi complicati, anche se più che scovare indizi ci cadono sopra: il personaggio di Gosling in particolare, piombando letteralmente sulle prove. Attorno a loro si muovono killer spietati, personaggi loschi come l’ufficiale del Dipartimento di Giustizia che assolda i due investigatori perché ritrovino la figlia ma che ha in realtà altri obiettivi. La donna è interpretata da Kim Basinger, che nel film ha solo un breve cameo ma si ritrova con Russell Crowe vent’anni dopo L.A. Confidential.

Ryan Gosling in una scena di The Nice GuysSi ride spesso e di gusto, guardando The Nice Guys, ma il film non è una banale commedia, anzi. Nonostante la comicità esteriore ed eventi spesso assurdi e improbabili, si insinua un sottotesto interessante: la corruzione politica, il potere dell’industria automobilistica, i danni all’ambiente dovuti alla cementificazione selvaggia. Shane Black ha fatto centro nello scrivere e dirigere una commedia spassosa e nel sapere individuare degli ottimi protagonisti.


La locandina di The Nice GuysTitolo: The Nice Guys (Id.)
Regia: Shane Black
Sceneggiatura: Shane Black, Anthony Bagarozzi
Fotografia: Philippe Roussellot
Interpreti: Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Matt Bomer, Margaret Qualley, Kim Basingger, Yaya DaCosta, Keith David, Beau Knapp, Lois Smith, Murielle Telio, Gil Gerard, Daisy Tahan, Jack Kilmer, Lance Valentine Butler
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 56′


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Attualmente ci sono 6 commenti a questo articolo:

  1. Eddie ha detto:

    Ottima recensione che mi trova concorde dalla prima all’ultima riga.
    Devo ammettere, però, che sono davvero curioso di sapere che ne pensa Alberto Cassani di questo film, e più in generale di Shane Black.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Purtroppo al Festival di Cannes questo è stato uno dei titoli che ho dovuto sacrificare, ma è già pronto il recupero appena ho tempo (che le scuole sono finite e le nipotine bisogna seguirle…). Sul Black regista stenderei un velo pietoso perché Kiss Kiss Bang Bang non m’è piaciuto per nulla e Iron Man 3 ho spento alla seconda scena. Come sceneggiatore direi che i suoi lavori migliori sono i primi due, cosa che non depone a suo favore.

  3. Eddie ha detto:

    Mi spiace che la pensi così, io Black l’ho scoperto proprio grazie a “Kiss Kiss, Bang Bang”, che mi era piaciuto assai. Quando poi sono andato a vedermi alcuni suoi lavori come sceneggiatore, mi ci sono decisamente affezionato: “L’ultimo boyscout” è davvero spassoso, così come anche “Last Action Hero”. Non so se questo ti piacerà, a questo punto: di base è la formula-Shane Black, affinata e perfezionata. Diciamo che dice più o meno le stesse cose, ma le dice meglio. Te lo consiglierei anche solo per la gigantesca sorpresa che è il talento comico di Ryan Gosling.

  4. Mirko ha detto:

    Quoto Eddie, assolutamente! 🙂

  5. Plissken ha detto:

    Nel complesso ho trovato questo film piuttosto simpatico, ma a mio personale avviso la recensione è un tantino benevola.
    Affabili indubbiamente i rimandi agli anni ’70, a partire dall’ambientazione fino alle citazioni “cult” (Isaac Hayes compreso) ma la caratterizzazione dei personaggi secondo me rimanda sovente a certi cliché ravvisabili perfino in certi telefilm d’antan, ed il rimando ad una certa vena nostalgica non sopperisce totalmente ad un risultato nell’insieme banalotto.

    Personalmente stento un po’ a ravvisare il “sottotesto” descritto in recensione, o meglio, mi sembra sia stato adottato più per poter addurre ad una vicenda prettamente ludica un qualcosa in più.

    Nonostante le (personali) riserve comunque, il “dinamico duo” riesce a volte a divertire, nonostante certe “battute” e certi scketch che mi sono apparsi francamente stantii e da sceneggiatore alle prime armi. Nel mio piccolo, non più di un’arancione.

  6. Marco ha detto:

    Mah…de gustibus…per me il film recensito è un altro rispetto a quello che ho visto io.
    Trama inutilmente ingarbugliata ed inconsistente per un buddy-movie, gags puerili e stantie, conseguenza: la durata si fa sentire tutta ed è troppa.
    Troppe scene da”…WTF?!…”
    Però tutto il comparto attoriale è ben scritto e caratterizzato.
    Anche le scenografie e l’ambientazione ’70’s è ben fatta (J”aws 2″).
    Regia discreta ma adatta.

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