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"Travaux - Lavori in casa" di Brigitte Roüan

30 marzo 2006 Recensioni 0 Commenti
Travaux - Lavori in casa

Teodora, 27 Gennaio 2006 – Gradevole

Chantal, una donna divorziata e madre di due adolescenti, è un avvocato di Parigi che si batte per delle cause apparentemente perse in partenza. I suoi clienti sono infatti degli extracomunitari che però, difesi da lei, riescono a far valere i loro diritti perfino nei casi più estremi…


Carole Bouquet in una scena di Travaux - Lavori in casaLa trama del film lascerebbe presupporre una vicenda che si snoda lungo un argomento scottante e impegnativo, oltre che attraverso varie udienze in aule di tribunale. In effetti, è proprio in questo modo che Travaux – Lavori in casa ha inizio, ma dai titoli di testa è subito evidente che ci si trova di fronte ad una commedia che, se non propriamente scanzonata, è comunque divertente. Il film intende di certo trattare un argomento impegnativo qual è la situazione degli immigrati e il loro inserimento nella società – nel caso specifico – francese, tuttavia il tema viene trattato attraverso un’ottica leggera e con toni simpatici, pur lanciando messaggi precisi e piuttosto chiari.
Aldo Maccione e Carole Bouquet in Travaux - Lavori in casaInfatti, dall’aula di tribunale dell’incipit la vicenda viene traslata subito nel contesto privato, nonostante la presenza di qualche prevedibile cliché: i figli adolescenti, turbolenti ma complici; la madre svanita; il ridicolo amante respinto, pretesto per numerose gag. Chantal deve quotidianamente destreggiarsi fra tutti questi suoi impegni, per poi ritrovarsi ad assumersi un onere ancora più gravoso: il rifacimento della propria casa. Quando Chantal decide, un po’ avventatamente, di affidare a un architetto colombiano, suo assistito, la ristrutturazione dell’appartamento, non si rende ben conto che dovrà letteralmente convivere con un gruppo di operai extracomunitari, pasticcioni e a volte inaffidabili, che le sconvolgeranno la routine fino alla fine dei lavori di casa, appunto.
Una scena di Travaux - Lavori in casaAll’inizio di questi lavori, nessuno potrebbe ottimisticamente immaginare che il progetto è destinato a decollare; ma, si sa, dal caos nasce l’ordine, e Chantal resiste fino alla fine, pur oscillando tra sfiorate crisi isteriche e momenti di divertimento. Ognuno degli operai ha una propria storia che lo ha condotto, anche in circostanze tragiche, a Parigi, e Chantal si preoccupa di ascoltarli; arriva perfino a lasciare la sua casa proprio mentre sta per essere allagata, per andare a difendere uno degli operai appena arrestato perché senza regolare permesso di soggiorno.

Un momento di Travaux - Lavori in casaSe in questa eccessiva umanità di Chantal il film può risultare un poco inverosimile, insieme all’intero svolgimento dei lavori di casa – in effetti, azzardati e senza garanzie -, bisogna tuttavia ricordarsi l’ottica dalla quale la regista Brigitte Roüan ha voluto realizzarlo. E così, anche i balletti di Chantal – nei quali Carole Bouquet se la cava con disinvoltura – e la magia finale trovano la loro ragion d’essere. Ferma restando in tutto questo la chiarezza del messaggio: ci può essere un arricchimento reciproco attraverso lo scambio di culture diverse; soprattutto, non solo gli extracomunitari hanno bisogno di integrarsi a Parigi: anche un europeo, qui incarnato dalla non casuale icona british Hugh Grant, ha lo stesso problema, sentendosi nuovo e spaesato in una realtà che all’inizio ancora non gli appartiene.


La locandina di Travaux - Lavori in casaTitolo: Travaux – Lavori in casa (Travaux, on sait quand ça commence…)
Regia: Brigitte Roüan
Sceneggiatura: Eric Besnard, Philippe Galland, Jean-François Goyet, Brigitte Roüan
Fotografia: Christophe Pollock
Interpreti: Carole Bouquet, Jean-Pierre Castaldi, Didier Flamand, Françoise Brion, Aldo Maccione, Marcial Di Fonzo Bo
Nazionalità: Francia – Gran Bretagna, 2005
Durata: 1h. 35′


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