"Tre cuori" di Benoît Jacquot

Bim, 6 Novembre 2014 – Fatuo
Un uomo e una donna passano la notte insieme passeggiando in una magica atmosfera di provincia. Tempo dopo l’uomo, Marc, incontra Sophie, una donna dolce e fragile con cui si avvia verso il matrimonio. Ma la donna misteriosa di colpo riappare, anche perché è sempre stata nella vita di Sophie…
Ci sono casi in cui semplicità e dolcezza pagano davvero, ma Tre cuori non è decisamente uno di questi. Il regista e sceneggiatore Benoît Jacquot punta a parlare d’amore e delle relative conseguenze, mettendo in piedi un triangolo formato da un uomo e due donne fatalmente legate tra loro, e questo spunto è tutto quanto c’è di buono nel film. Il problema di Tre cuori non è tanto la mancanza di originalità quanto la superficialità che permea la costruzione del racconto e la messa in scena, con alcuni picchi negativi dovuti in special modo a una colonna sonora fuorviante.
I personaggi agiscono come marionette nelle mani del regista per coprire buchi e forzature di una sceneggiatura che appare abbastanza frettolosa nel correre verso un pathos facile da smontare con un minimo di logica. Il chiedersi troppo spesso perché i tre protagonisti agiscano in quel modo in quel momento finisce per annullare le possibilità di un’empatia o quantomeno di una disponibilità a chiudere un occhio. Dopo la bella sequenza del loro incontro iniziale, Charlotte Gainsbourg e Benoît Poelvoorde si perdono per strada: lei limitata da un personaggio poco a fuoco, e lui fuori parte. Poco può fare Chiara Mastroianni nel ruolo meno interessante dei tre, per tentare di risollevare un lavoro facile sulla carta e pieno di faciloneria nel risultato finale.
Titolo: Tre cuori (3 coeurs)
Regia: Benoît Jacquot
Sceneggiatura: Julien Boivent, Benoît Jacquot
Fotografia: Julien Hirsh
Interpreti: Benoît Poelvoorde, Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Thomas Doret, Patrick Mille, Cédric Vieira, Nicolas Simon, Joshua Heuzard Freche, Elina Solomon, Xavier Briere, Yvonne Gradelet, André Marcon, Caroline Piette
Nazionalità: Francia, 2014
Durata: 1h. 46′
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