"Un delitto impossibile" di Antonello Grimaldi
Columbia, 16 Maggio 2001 – Sprecato
Un magistrato muore di colpo mentre prende un caffè insieme alla sua amante nel bar del tribunale di Sassari. A svolgere le indagini viene chiamato un magistrato dalla Sicilia, amico del procuratore capo di Sassari. Solo che il procuratore capo vuole che il caso venga chiuso in fretta, e con la soluzione che vuole lui…
Il regista Antonello Grimaldi – nativo proprio di Sassari – nel 1998 aveva co-diretto quel Radiofreccia che aveva segnato l’esordio cinematografico di Luciano Ligabue. Ora, tre anni dopo Radiofreccia e due anni dopo la sua ultima regia, torna con questo giallo che dal punto di vista prettamente cinematografico non è niente di particolare. Tra l’altro il pessimo titolo rende il film fin troppo prevedibile per l’appassionato di mystery, abituato a fare un certo tipo di supposizioni. Pur basandosi su una trama eccessivamente arzigogolata (tratta dal romanzo di Salvatore Mannuzzu Procedura) e presentando troppe coincidenze, l’intreccio risulta intrigante e il personaggio protagonista interessante. La pellicola dà però l’impressione di mancare di qualcosa: non solo di quel guizzo che avrebbe potuto renderla un ottimo film, ma proprio di qualcosa di strutturale, qualche elemento della trama che avrebbe potuto essere fondamentale.
Carlo Cecchi non è un attore utilizzatissimo dal nostro cinema, mentre è considerato uno dei personaggi più importanti del nostro teatro. Qui dimostra in pieno l’abisso che lo separa dalla tante mezze figure artistiche che popolano il nostro cinema. Con l’eccezione di Ivano Marescotti, infatti, il resto del cast non è assolutamente all’altezza di un lungometraggio di queste pretese. Compresa Angela Molina, la cui doppiatrice ha impostato troppo la voce rendendo così la sua recitazione piuttosto scialba. Bella comunque l’idea di usare inflessioni dialettali e accenti nei dialoghi, cosa che solitamente viene fatta solo nelle commedie.
Dal punto di vista tecnico il film non offre molto: le musiche originali di Ludovico Einaudi (poche, però) sono molto belle, mentre le poche inquadrature di valore sono sprecate dalla fotografia eccessivamente buia e dal brutto montaggio.
Premiato all’ultimo Mystfest e realizzato con i contributi statali, è un film dedicato soprattutto ai giallisti, che per quanto capiranno subito come sono andate le cose sapranno comunque apprezzarne la costruzione dell’intreccio.
Titolo: Un delitto impossibile
Regia: Antonello Grimaldi
Sceneggiatura: Fabrizio Bettelli, Maura Nuccetelli
Fotografia: Paolo Carnera
Interpreti: Carlo Cecchi, Angela Molina, Ivano Marescotti, Lino Capolicchio, Rinaldo Rocco, Sante Maurizi, Giancarlo Monticelli, Tatiana Lepore, Vanni Fois, Silvio Muccino, Ginevra Colonna
Nazionalità: Italia, 2001
Durata:1h. 40′
[…] un altro esempio, sempre di genere e sempre italiano. Nella mia recensione all’interessante Un delitto impossibile scrissi che il titolo era eccessivamente rivelatorio agli occhi di chi è abituato a leggere […]