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Un peuple et son Roi di Pierre Schoeller

8 settembre 2018 Recensioni 0 Commenti
Festival di Venezia 2018

Inedito in Italia – Storico

Parigi, 1789. Soffia un vento di libertà, in città: nasce l’Assemblea Nazionale, che si riunisce per scrivere la Costituzione. Il potere del Re è messo in discussione; il popolo, senza alcuna distinzione sociale, fa sentire la sua voce e partecipa attivamente alla nascita di una nuova Francia e di un nuovo sistema politico…


Presentato fuori concorso alla 75a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Un peuple et son Roi, diretto da Pierre Schoeller, descrive un periodo circoscritto della Rivoluzione Francese, gli anni dal 1789 al 1793, concentrandosi sugli eventi che si susseguirono, dalla presa della Bastiglia alla decapitazione di Re Luigi XVI.

Non è la prima volta che la Rivoluzione Francese viene raccontata sul grande schermo, la novità di questa pellicola sta nel voler mettere in evidenza il ruolo avuto nel corso degli eventi dalle fasce più povere della popolazione, e il loro rapporto con il Re. La scena d’apertura del film, nella quale si vede Luigi XVI fare la lavanda dei piedi ai bambini poveri il giovedì santo, esemplifica come la figura del sovrano fosse percepita dal popolo: un uomo mitizzato nella sua natura e nel suo ruolo. Un’immagine destinata a cambiare repentinamente subito il tentativo di fuga della famiglia reale a Varennes, dopo la quale il Re perde il suo status agli occhi dei più, diventando un traditore.

Tra gli aspetti più interessanti del film ci sono la descrizione delle donne del popolo, che qui vediamo rappresentate come persone combattive e attivamente partecipi alla Rivoluzione tanto quanto gli uomini, e i dibattiti infuocati dei deputati dell’Assemblea Nazionale mentre scrivono la Costituzione e la Carta dei Diritti dell’Uomo. Con uno stile didattico, il regista racconta in ordine cronologico gli eventi che rivoluzionarono la società francese, concentrandosi però su figure minori, dalla lavandaia al vetraio al ladro di polli, mentre quelle storiche fondamentali, come per esempio Robespierre, hanno un ruolo marginale. Non c’è un protagonista che domina la narrazione, perché nonostante emergano alcuni personaggi, Un peuple et son Roi è un film corale.

A Schoeller va sicuramente il merito di una narrazione accurata degli eventi storici, che presuppone lunga ricerca e documentazione alla base, una buona realizzazione stilistica sia delle scene di massa all’aperto sia al chiuso, soprattutto quelle che mostrano le sedute dell’Assemblea Nazionale. Purtroppo, a dispetto delle buone intenzioni del regista, Un peuple et son Roi resta un film appesantito dalla sua natura didascalica che finisce con il prevalere e soffocarlo.


La locandinaTitolo: Un peuple et son Roi
Regia: Pierre Schoeller
Sceneggiatura: Pierre Schoeller
Fotografia: Julien Hirsch
Interpreti: Gaspard Ulliel, Adèle Haenel, Olivier Gourmet, Louis Garrel, Izïa Higelin, Noémie Lvovsky, Céline Sallette, Denis Lavant
Nazionalità: Francia – Belgio, 2018
Durata: 2h. 01′


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