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West Side Story di Steven Spielberg

12 aprile 2022 Recensioni 0 Commenti
West Side Story

Walt Disney, 23 Dicembre 2021 – Esplicito

Tony, ragazzo statunitense appena uscito di prigione e appartenente alla gang dei Jets, si innamora – ricambiato – di Maria,  di origine portoricana e sorella del capo della gang rivale, gli Sharks. Lo scontro tra le due bande lascerà sull’asfalto diversi cadaveri…


West Side Story è un classico. È come rileggere I promessi sposi o L’Iliade. Sono storie talmente insite nella cultura  occidentale che non hanno più bisogno di un’analisi o di capire quello che hanno da dire. Qui, alla base, c’è Romeo e Giulietta, con tutto il suo carico di amore e tragedia.

Ancora una volta non c’è nulla da spiegare: Steven Spielberg riprende il musical teatrale del 1957 – già notoriamente portato sul grande schermo nel 1961 – e ne esalta la carica antirazzista facendone un inno all’uguaglianza, al superare le barriere e alla pace. Jets e Sharks non sono che due facce della stessa medaglia. Ragazzi e ragazze vivono la stessa miserabile vita, nonostante le origini diverse, e l’unica opportunità è data dal luogo nel quale si trovano (“America”). Quando Tony e Maria si incontrano, quando sono insieme, tutto lo scontro viene vanificato e reso immediatamente sterile e inutile.

Non servono lunghi dialoghi o monologhi in cui si conclude che siamo tutti uguali. Non servono canzoni accattivanti in cui si teorizza l’uguaglianza. Anzi. Tutto in West Side Story è scontro: le due gang si scontrano di continuo sullo schermo, ma il genio visivo di Spielberg non fa altro che unire e rendere inconsistenti le differenze.

Il lavoro del regista sulle immagini è eccellente, così come il lavoro di sceneggiatura. Nella parte finale del film è Anita che diventa centro dell’azione (ottima anche l’interpretazione di Ariana DeBose): comprende ma non perdona Tony e contemporaneamente – molto umanamente – mente, per vendetta, sulle sorti di Maria.

Ma West Side Story è molto di più. È il film di un regista maturo, pienamente consapevole delle proprie possibilità e delle possibilità del cinema, che rende omaggio, facendolo proprio, a un classico. Spielberg filma quasi ogni fotogramma muovendo costantemente la macchina da presa tra una fotografia sontuosa e colori, luci e ombre calibrate al millimetro. Riprende le ambientazioni e i costumi anni 50 e 60 e li trasporta fuori dal tempo, perché il suo discorso non è legato a una sola epoca.

West Side Story è un film che nasce senza tempo perché – sfortunatamente – ciò che racconta è senza tempo e senza luogo. Ma è anche e soprattutto il film di un regista che ha un disperato bisogno di comunicare qualcosa: non solo che siamo tutti uguali, ma che abbiamo bisogno di pace e amore e che il futuro non può che essere fatto di persone apparentemente diverse che vivono insieme.


La locandinaTitolo: West Side Story (Id.)
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Tony Kushner
Fotografia: Janusz Kamiński
Interpreti: Ansel Elgort, Rachel Zegler, Ariana DeBose, David Alvarez, Rita Moreno, Brian d’Arcy James, Corey Stoll, Mike Faist, Josh Andrés Rivera, Iris Menas, David Aviles Morales, Sebastian Serra, Ricardo Zayas, Carlos E. Gonzalez, Ricky Ubeda, Andrei Chagas, Adriel Flete
Nazionalità: USA, 2021
Durata: 2h. 36′


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