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"Parla con lei" di Pedro Almodóvar

5 aprile 2002 Recensioni 0 Commenti
Parla con lei

Warner, 28 Marzo 2002 – Affascinante WOW

Benigno è un infermiere che accudisce con passione il corpo di Alicia, in coma da quattro anni. Marco è autore di guide di viaggi, innamorato di una brillante torera che, dopo un grave incidente nell’arena, finisce nella stessa clinica di Alicia e Benigno. «Parla con lei, ti ascolterà e il tuo amore giungerà a lei»…


Leonor Watling e Rosario Flores in Parla con leiEsce anche in Italia, prima di affrontare la presentazione al Festival di Cannes, la più recente fatica di Pedro Almodóvar, Parla con lei. Doppia vicenda intrecciata delle vite di quattro personaggi, Parla con lei è un film di interni. Le quattro mura delle camere di ospedale di Lydia ed Alicia, della casa claustrofobica di Benigno, del carcere, della palestra di danza; lo spazio tridimensionale aperto del teatro in cui si esibisce Pina Bausch; la veranda-palcoscenico sotto la quale canta Caetano Veloso; il film muto (finzione nella finzione) che scorre sotto l’accorata narrazione del giovane infermiere. Tutti questi set rimandano, sempre più strettamente, all’interno del cuore e del cervello umano, all’analisi profonda dei nostri sentimenti, ma soprattutto delle nostre angosce e delle nostre infinite paure.

Javier Cámara e Darío Grandinetti in Parla con leiSe in Tutto su mia madre Almodóvar ci aveva trascinato in un vortice mélò che cominciava con la morte improvvisamente irrompente nelle nostre vite, Parla con lei entra in punta di piedi nel nostro cuore, si fa lentamente e dolorosamente spazio nelle nostre coscienze, portandoci a confronto con qualcosa che forse è peggio della morte, con la vita priva di vita del coma, con la morte eterna che non si può piangere e seppellire, con un dolore che potrebbe non avere mai fine. Ma da questa morte è pronta a nascere una nuova vita, un futuro che, se afferrato, potrebbe cambiare le vite dei protagonisti.

Leonor Watling in Parla con leiAnche dal punto di vista strettamente tecnico Almodóvar non ci delude: le riprese sono veramente affascinanti, in particolare risulta efficace ed emotivamente potente la scelta delle inquadrature dall’alto dei corpi immobili delle giovani donne, o di Lydia che si prepara ad affrontare il toro. Trasmettono la sensazione di un Destino che sta sopra di noi, quasi che non potessimo autonomamente scegliere la nostra via. Bellissime anche le inquadrature di visi sovrapposti, i primissimi piani dei volti e dei corpi, la scelta dei colori e degli intrecci geometrici dei tessuti e dei particolari dell’arredamento. La fotografia di Javier Aguirresarobe è perfettamente all’altezza della situazione; dolci e struggenti, commoventi, le musiche; indimenticabili Caetano Veloso che canta Paloma e Pina Bausch che si muove sul palcoscenico. Ottime le prove degli attori, in particolare quella di Javier Càmara, uno splendido Benigno: dolce, affettuoso, sognatore, innamorato fino all’ultima scena.

Il regista di Parla con lei Pedro AlmodóvarParla con lei è un bellissimo film, un passo ancora più maturo sulla nuova via che Almodóvar sta percorrendo a partire da Tutto su mia madre, capace di commuovere e affascinare dolorosamente senza cadere nel melodramma, un’opera sui sentimenti che non ha bisogno di inventare nulla per colpire al cuore lo spettatore; come dire che la vita, in fondo, non ha bisogno che le si aggiunga nulla, è già un miracolo da sola.


La locandina di Parla con leiTitolo: Parla con lei (Hable con ella)
Regia: Pedro Almodóvar
Sceneggiatura: Pedro Almodóvar
Fotografia: Javier Aguirresarobe
Interpreti: Rosario Flores, Leonor Watling, Javier Cámara, Darío Grandinetti, Caetano Veloso, Pina Bausch, Geraldine Chaplin, Cecilia Roth, Marisa Paredes, Paz Vega, Mariola Fuentes, Roberto Álvarez, Fele Martínez, Elena Anaya, Lola Dueñas
Nazionalità: Spagna, 2001
Durata: 2h. 07′


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