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"La leggenda degli Uomini Straordinari" di Stephen Norrington

8 settembre 2003 Recensioni 0 Commenti
La leggenda degli uomini straordinari

20th Century Fox, 10 Ottobre 2003 – Mediocre

1899: le grandi nazioni europee mantengono a fatica la Pace. Per centinaia di anni, le guerre sono state combattute con le stesse armi: fucili a colpo singolo, assalti della cavalleria e cannoni trainati da cavalli. Ma questo vecchio secolo si appresta a finire. È l’alba di una nuova era…


Sean ConneryLoosely based, dicono negli Stati Uniti: “liberamente ispirata”. Liberamente ispirato a uno dei fumetti più belli e interessanti degli ultimi anni – La lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore e Kevin O’Neill – questo nuovo film del regista del primo Blade è un ovvio tentativo di rendere più accessibile al pubblico un progetto sulla carta estremamente complesso. “Più accessibile”, a Hollywood molto spesso equivale a “semplificato e svilito” e La leggenda degli uomini straordinari non fa eccezione. Certo, nella riduzione cinematografica di un’opera letteraria è sempre necessario fare dei cambiamenti per adattarla al nuovo mezzo, ma bisognerebbe evitare di stravolgere il senso dell’opera, conservarne lo spirito rendendo però il film comprensibile anche a chi non conosce già la storia. Nel caso della Leggenda, invece, la trama nuova di zecca e le numerose modifiche apportate rispetto al fumetto d’origine sono tutte inutili ai fini cinematografici ma improntate esclusivamente alla ricerca del successo commerciale.

Jason FlemyngAl di là che pochi dei personaggi presenti assomigliano davvero alla versione raccontata da Alan Moore (meno ancora a quella originale, vedi soprattutto la banale vampira Mina Harker e addirittura un Tom Sawyer agente segreto!), uno dei difetti più grandi del film è la poca comprensibilità del mondo in cui la storia è ambientata. L’obiettivo di Stephen Norrington è talmente centrato sul gruppo di protagonisti che, non ci fossero le sovrimpressioni a farci sapere luogo e data, non saremmo in grado di capire l’epoca in cui gli eventi si svolgono. Non viene infatti mai creato contrasto tra ciò che i macchinari del Capitano Nemo possono fare e quello che invece era umanamente possibile all’epoca, e quindi l’intreccio perde molto del suo fascino. Qua e là lo sceneggiatore James Robinson (già apprezzatissimo scrittore di fumetti) sciorina pillole di humour inglese ma il ritmo è blando e lo sviluppo macchinoso, e Robinson non sembra a proprio agio nel gestire così tanti personaggi. Lo sceneggiatore ha anche dovuto riportare l’Allan Quatermain che Moore aveva reso un ubriacone alla sua statura letteraria, in modo da adattarlo alla presenza di Sean Connery. Così facendo ha però finito per confinare sullo sfondo il dottor Jekyll, ed è un peccato, perché le poche scene che lo vedono protagonista sono tra le più efficaci del film.

Naseeruddin Shah in una scenaLascia abbastanza perplessi la scelta di Norrington di affidarsi così tanto agli effetti speciali nonostante l’interessante materiale a disposizione. La censura visiva che nasconde il sangue e le ferite, poi, finisce alla lunga per dare veramente fastidio. Cista la scelta delle inquadrature e il ritmo delle scene, non è escluso che sia stata imposta in sede di montaggio per far ottenere al film il divieto statunitense per i minori di 13 anni non accompagnati, che non ne danneggiava le possibilità commerciali. E siamo punto e a capo: The League of Extraordinary Gentlemen (terribile, il titolo italiano) è un film d’azione ricco di effetti speciali, che sfrutta male un’idea interessante e si accoda alla moda delle pellicole di arti marziali made in Hollywood. Un film per nulla degno di nota, che non tenta mai di lasciare il segno e rischia seriamente di venir dimenticato nel giro di pochi mesi. Con buona pace di chi ha ideato quel finale che sembra promettere un sequel


La locandina statunitenseTitolo: La Leggenda degli Uomini Straordinari (The League of Extraordinary Gentlemen)
Regia: Stephen Norrington
Sceneggiatura: James Robinson
Fotografia: Dan Laustsen
Interpreti: Sean Connery, Peta Wilson, Stuart Townsend, Naseeruddin Shah, Tony Curran, Shane West, Jason Flemyng, Richard Roxburg, Max Ryan, Tom Goodman-Hill, David Hemmings
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 1h. 50′


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