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"Madagascar" di Eric Darnell & Tom McGrath

25 giugno 2005 Recensioni 0 Commenti
Madagascar

Uip, 2 Settembre 2005 – Avventuroso

Alex il leone, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotama fuggono dallo zoo di Central Park con l’intento di aiutare il loro amico Marty la zebra a tornarsene nella “selvaggia natura” africana. Ma un gruppo di diabolici pinguini mette loro i bastoni tra le ruote e i quattro si ritrovano in Madagascar…


Una scena di MadagascarDa manuale: una storia sofisticata, capace di attirare e divertire soprattutto i bambini affrontando il tema fondamentale dell’amicizia. Un film che (forse involontariamente) insegna a grandi e piccini anche qualcosa di importante, anche a livello geografico e ambientale. Ma perché è stato scelto proprio il Madagascar? E’ facile: perché si stima che 165 milioni di anni fa esso fosse connesso con il continente africano e che nei successivi 15 si sia distaccato, favorendo così lo sviluppo di una flora e di una fauna a sé stanti. Non esistono i grandi mammiferi come leoni, zebre, giraffe e ippopotami ma circa il 95% degli animali che lo popolano – talvolta sono esemplari unici – sono presenti solo in quella zona del mondo. Tutto ciò ha fatto di quest’isola un gioiello di grande valore naturalistico e l’ambientazione ideale in cui far naufragare animali tipicamente africani.

Una scena di MadagascarA differenza dei suoi predecessori Shrek e Shark Tale, Madagascar è visivamente diverso, specialmente la parte metropolitana iniziale che ricorda molto le animazioni dei cartoni anni ’60. E’ però nella seconda parte del film – quella ambientata in Madagascar – che i disegnatori e gli scenografi hanno potuto dare il meglio di loro stessi in termini di colori, di sfumature e di paesaggi. Probabilmente rispetto al passato qui siamo di fronte ad un film molto più armonico, disegnato in maniera più realistica e per questo più immediato e facile da ricordare per i bambini. A tal proposito, appaiono un po’ fuori luogo i riferimenti cinematografici ad American Beauty (i petali di rose che diventano bistecche agli occhi di Alex) e al pallone di Cast Away che gli sceneggiatori hanno voluto inserire in maniera simpatica ma un poco arruffona per accontentare e indirizzare in qualche modo il film anche verso un pubblico più adulto.

Una scena di MadagascarNulla da dire riguardo i grandiosi personaggi e le loro caratterizzazioni, su tutti la squadra di pinguini-spia che sono la vera anima del film. Che dire poi della giraffa ipocondriaca, dell’ippopotamina tutto pepe che mette pace e prende le decisioni veramente importanti (non poteva essere altrimenti) e dell’allegra brigata dei lemuri comandati dal rapper più egocentrico dell’isola, doppiato in originale da Sacha Baron Cohen (Ali G)? E va detto che i doppiatori statunitensi sono serviti ai realizzatori del film per creare i disegni e il carattere dei protagonisti, che molto più di altre volte rispecchiano anche la fisionomia e le movenze degli attori.

Il finale insolitamente ricco di suspense e di risate a crepapelle merita da solo il prezzo del biglietto.


La locandina di MadagascarTitolo: Madagascar (Id.)
Regia: Eric Darnell & Tom McGrath
Sceneggiatura: Mark Burton, Billy Frolick, Eric Darnell, Tom McGrath
Fotografia:
Doppiatori: Ale & Franz, Michelle Hunziker, Fabio De Luigi, Oreste Baldini, Maurizio Crozza, Roberto Draghetti, Massimiliano Alto, Luigi Ferraro, Franco Mannella
Nazionalità: USA, 2005
Durata: 1h. 26′


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