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"Quasi amici" di Olivier Nakache & Eric Toledano

22 gennaio 2013 Recensioni 1 Commento
Quasi amici

Medusa, 24 febbraio 2012 – Vitale

Philippe, burbero tetraplegico miliardario, è in cerca di un assistente personale. Driss, un energumeno di colore, si presenta chiedendo di essere rifiutato per avere diritto al sostegno statale. Ma il giorno successivo scopre di essere stato assunto…


Omar Sy e François Cluzet in Quasi amiciLa tetraplegia è un handicap difficile da filmare e da recitare. Ed è un tema spinoso da affrontare. Lo affrontò Alejandro Amenábar in Mare dentro; lo affrontano, in modo completamente diverso, Olivier Nakache ed Éric Toledano prendendo le mosse (come Mare dentro) da una storia realmente accaduta, ma è l’unico punto in comune con il capolavoro del regista spagnolo.

Omar Sy e François Cluzet in Quasi amiciNakache e Toledano mettono in scena una commedia frizzante sull’incontro-scontro di due personalità in apparenza opposte ma in realtà molto simili, farcendo il tutto con battute irriverenti e situazioni divertenti e paradossali. E fanno centro. Il fulcro attorno al quale ruota tutto il film e che fa funzionare la pellicola è proprio il protagonista, Driss: il suo carattere esuberante, il modo di fare spaccone con le donne, al limite della legge con i forti, oltre il limite della legge con la polizia ma delicato, protettivo (e irrispettoso) con il suo datore di lavoro ne fanno un personaggio caratterizzato a tutto tondo e indimenticabile cui Omar Sy (vincitore del César) aderisce in modo perfetto. Il rapporto tra i due cresce lentamente durante tutta la proiezione, si amplia lentamente coinvolgendo gli altri personaggi e facendo provare a entrambi emozioni ed esperienze nuove che arricchiscono spiritualmente il rude Driss e rendono migliore la vita di Philippe.

Omar Sy e François Cluzet in una scena di Quasi amiciIn fase di sceneggiatura i due autori si sono – giustamente – allontanati dalla storia reale per costruire una vicenda prettamente cinematografica che funziona magnificamente. Il ritmo è sempre altissimo e i momenti drammatici sono ottimamente gestiti e distribuiti lungo la trama.

Naturalmente non è tutto oro quel che luccica: il racconto è quasi una favola (e infatti si conclude anche come tale). Purtroppo non c’è un Driss per ogni tetraplegico, e i tetraplegici non sono normalmente dei miliardari che si possono permettere una Maserati e un aereo privato. Vengono naturalmente tenuti sapientemente semi-nascosti i momenti più difficili della vita di Philippe (l’igiene, la ginnastica…). Ma è bello che il cinema riesca ancora ad attirare tanta gente affrontando un tema difficile, pur usando l’arma del sorriso.


La locandina di Quasi amiciTitolo: Quasi amici (Intouchables)
Regia: Eric Toledano, Olivier Nakache
Sceneggiatura: Eric Toledano, Olivier Nakache
Fotografia: Mathieu Vadepied
Interpreti: François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet, Alba Gaïa Kraghede Bellugi, Cyril Mendy, Christian Ameri, Grégoire Oestermann, Joséphine de Meaux, Dominique Daguier, François Caron
Nazionalità: Francia, 2011
Durata: 1h. 52′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Guido ha detto:

    Banale e ruffiano, con i due protagonisti circondati da figurine monodimensionali e piuttosto fastidiose (la segretaria rossa è repellente).
    Facili battute sull’arte astratta, sull’aristocrazia appassionata “solo” di musica classica, sul noioso teatro.
    I “cattivi e gli antipatici” subito puniti senza mezze misure.
    Trama prevedibile dall’inizio alla fine e dialoghi spesso puerili.
    Qualche scena divertente. Ottima l’interpretazione di Cluzet, costantemente sopra le righe il “buffonesco” Sy.
    Per me è appena sufficiente.

    Ma sbaglierò sicuramente io, dato che è piaciuto a tutti.

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