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"Ho voglia di te" di Luis Prieto

9 marzo 2007 Recensioni 2 Commenti
Ho voglia d ite

Warner, 9 Marzo 2007 – Detestabile BLEAH

Dopo aver trascorso due anni a New York, Step torna a Roma per affrontare tutto quello che aveva cercato di gettarsi alle spalle: il dolore per l’amico che non c’è più, il difficile rapporto con la madre, un futuro “da grande” tutto da inventare, e l’ingombrante etichetta di “mito” con cui fare i conti…


Laura Chiatti e Riccardo Scamarcio in Ho voglia di teSeguito di Tre metri sopra il cielo attesissimo dai fan ma non richiesto da tutti gli altri, Ho voglia di te prova a rendere più adulti i personaggi del primo film e a raccontare un amore più tormentato rispetto al “primo grande amore” della vita di ogni adolescente. Ma lo fa presentando banalità a raffica, brutti dialoghi e sviluppi drammatici oltre i limiti del credibile. I personaggi, poi, sono ancora troppo ragazzini stupidotti per risultare davvero interessanti (in particolare Gin, smorfiosa e odiosa come poche, e non volutamente). Certo non mancheranno gli spettatori che in questi personaggi si riconosceranno, ma non è un bel segno, perché questi sono ragazzi che nessun genitore vorrebbe avere come figli. A meno che i genitori non siano ridicoli come quelli mostrati dal film…

Riccardo Scamarcio e Katy Saunders in Ho voglia di teTornano ovviamente gli attori del primo film, cui si aggiunge una Laura Chiatti che al cinema è sempre sembrata fuori posto e che non fa eccezione nemmeno stavolta. Scamarcio appare svogliato, e probabilmente lo era davvero, ma sono indubbi i suoi miglioramenti come interprete rispetto al film che l’ha reso una stella del nostro cinema. L’unico però che sembra voler davvero recitare è Filippo Nigro. Cambia invece il regista, e lo spagnolo Luis Prieto gira molto meglio di quanto fece Lucini nel primo film, pur senza creare un solo momento di cinema in quasi due ore di proiezione.
Laura Chiatti in una scena di Ho voglia di teE questo è un difetto grave quanto la pochezza di sceneggiatura, perché alla mancanza di profondità in ciò che si vuole raccontare si aggiunge la mancanza di valore nel modo in cui si racconta, e quando si va al cinema non è mai giusto accontentarsi di una pellicola cinematograficamente anonima. E questo film, pur non essendo irritante come il prototipo, è certamente anonimo. A voler essere buoni.


La locandina di Ho voglia di teTitolo: Ho voglia di te
Regia: Luis Prieto
Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Federico Moccia
Fotografia: Manfredo Archinto
Interpreti: Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Katy Saunders, Susy Laude, Giulia Elettra Gorietti, Filippo Nigro, Ivan Bacchi, Luigi Petrucci, Caterina Vertova, Claudio Bigagli, Galatea Ranzi, Maria Chiara Augenti, Mauro Meconi
Nazionalità: Italia, 2007
Durata: 1h. 50′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Anonimo ha detto:

    E PENSARE CHE QUANDO USCÌ MIA CUGINA VOLEVA PORTARMI AL CINEMA A VEDERLO CON LEI.
    MA RIFIUTAI,E LA MANDAI CON MIA MADRE.
    IO INVECE RIMASI A CASA A SENTIRMI UN ALBUM DI GORAN BREGOVIC.

    HO FATTO BENE ALLORA,CASSANI?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Direi proprio di sì.

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