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Alita - Angelo della battaglia di Robert Rodriguez

20 febbraio 2019 Recensioni 1 Commento
Alita - Angelo della battaglia

20th Century Fox, 14 Febbraio 2019- Appassionante

Città di ferro, anno 2563. Il dottor Dyson Ido trova in una discarica il cervello di una bambina cyborg ancora in vita e lo trapianta nel corpo cibernetico che preparò anni prima per sua figlia, battezzando la creatura Alita. La ragazza sarà destinata a una vita normale o a essere una macchina di morte?


Arriva finalmente sullo schermo l’adattamento del manga di Yukito Kishiro che James Cameron progettava da quasi vent’anni. Anni necessari anche allo sviluppo di tecnologie tali da permettere una trasposizione di quel mondo cyberpunk che fosse all’altezza degli standard del cineasta canadese. Nonostante la regia sia passata nelle mani di Robert Rodriguez, in tutto il film si percepiscono i temi e lo stile di Cameron, cui si possono attribuire i reali meriti e demeriti dell’operazione.

La sceneggiatura di Cameron, Rodriguez e Laeta Kalogridis (Shutter Island, Altered Carbon in Tv), accumula con un ritmo davvero sostenuto gli eventi narrati nella prima serie del manga, riuscendo a costruire personaggi concreti cui è possibile affezionarsi, soprattutto nel bellissimo primo atto. Purtroppo, nella parte finale il racconto si fa un po’ troppo frettoloso per riuscire a colpire con la stessa grande forza dell’inizio, lasciando l’impressione che le ultime svolte siano state pilotate. Con le lievi aggravanti di un accumulo di personaggi e una risoluzione parziale, utile a lanciare un potenziale secondo capitolo. Capitolo che, comunque, rimane la voglia di vedere, vista la solidità del mondo (ri)costruito in questo prototipo e una potenza emotiva innegabile, grazie alla quale la scena di una spada che taglia in due una lacrima riesce a non essere ridicola ma simbolica di un punto di non ritorno.

Dal punto di vista visivo, fatta salva una minima opera di ripulitura del contesto tipica del blockbuster, è tutta un’altra storia. La scelta delle tonalità di colore è semplicemente perfetta dall’inizio alla fine, e la regia delle cruente scene d’azione permette di non perdere un movimento nonostante la frenesia dei combattimenti e delle scene di Motorball, il letale sport praticato dai protagonisti. Viene da pensare che sia valsa davvero la pena aspettare tutti questi anni per questo risultato.

Valore aggiunto e irrinunciabile dell’operazione, le prove dei protagonisti. La giovane Rosa Salazar riesce a valorizzare il look volutamente poco umano di un volto modificato dalla computer grafica e dare alla protagonista tutta la sensibilità necessaria. Il resto del cast è scelto in modo egregio, a partire da un Christoph Waltz in ottima forma, per quanto tutti siano penalizzati da un doppiaggio freddo e impostato. Rimane da capire se rivedremo in futuro i personaggi di questo particolare universo, perché il progetto esiste sulla carta, ma gli incassi statunitensi dei primi giorni sembrano sotto le attese e, com’è noto, la 20th Century Fox – che ha prodotto il film – non sta di certo vivendo il suo momento migliore.


La locandinaTitolo: Alita – Angelo della battaglia (Battle Angel Alita)
Regia: Robert Rodriguez
Sceneggiatura: James Cameron, Laeta Kalogridis, Robert Rodriguez
Fotografia: Bill Pope
Interpreti: Rosa Salazar, Christoph Waltz, Jennifer Connelly, Mahershala Ali, Ed Skrein, Jackie Earle Haley, Keean Johnson, Jorge Lendeborg Jr, Lana Condor, Idara Victor, Jeff Fahey, Eiza González, Derek Mears, Casper Van Dien
Nazionalità: USA, 2019
Durata: 2h. 02′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Pensavo peggio invece mi ha piacevolmente intrattenuto.
    A volte però la storia è un po’ troppo schematica, adattata sicuramente al target di riferimento.
    Mi trovo in sintonia con la recensione.

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