Buongiorno papà di Edoardo Leo
Medusa, 14 Marzo 2013 – Incoerente
Andrea è uno scapolo quarantenne: ha molte avventure sentimentali ma ci tiene a rimanere single. Un giorno suona alla sua porta una ragazzina che afferma di essere sua figlia. La vita dell’uomo sarà quindi sconvolta dall’arrivo della ragazza e del nonno, che si stabiliscono in casa sua…
Il soggetto di Buongiorno papà è interessante, purtroppo però la sceneggiatura è l’inizio di un disastro. Scritta a sei mani, l’avventura di Andrea si basa su una serie di incontri/scontri con altre donne (in particolare con la figlia e l’insegnante di ginnastica) che finiscono inevitabilmente in litigi che si risolvono invariabilmente con facce scure e uno dei personaggi che si allontana dalla scena. Sarebbe opportuno che i personaggi, di tanto in tanto, si spiegassero tra loro e magari comunicassero anche al pubblico i propri sentimenti: perché Andrea si sente improvvisamente responsabile di una ragazzina che non ha mai visto (che ha il nonno ancora in vita e anche parecchio arzillo)? Perché la ragazzina, nonostante si capaciti in fretta del fatto che suo padre è uno stronzo, vuole a tutti i costi rimanere in casa con lui? Le storie collaterali, poi, contribuiscono al minutaggio del film ma risultano spesso posticce e di nessun significato nell’economia del racconto. Dovremmo ridere nelle scene in cui Enzo è sonnambulo o quando Paolo entra in chiesa e apostrofa la sposa come zoccola?
Su questa sceneggiatura arrabattata, Edoardo Leo imposta una regia non sempre ispirata, fatta di scene statiche, lasciando molto spazio agli attori che però spesso non sono all’altezza del ruolo. Se il personaggio di Marco Giallini riesce pienamente è solo perché ha il ruolo più semplice. Lo stesso Edoardo Leo interpreta bene l’amico un po’ sfigato, anche se nel prefinale il suo personaggio è quello con le reazioni più assurde e incoerenti e l’attore/regista può fare ben poco per farlo risultare credibile. Nicole Grimaudo va a corrente alternata, come il suo personaggio; mentre Bova e Laurenti Sellers hanno parti così piatte che risultano essere sempre serio il primo e sempre arrabbiata la seconda.
Nello sfacelo generale, va dato atto al film di riservare due scene notevoli, una da attribuire alla sceneggiatura (i regali) e una alla regia: Raoul Bova che rincorre Rosabell Laurenti Sellers in piano sequenza è tecnicamente pregevole. Purtroppo, due scene non bastano a salvare un film bolso che racconta una storia raffazzonata e poco ispirata. Ma quello che fa più male è che per la realizzazione sono stati utilizzati (anche) i finanziamenti statali. Forse, chi ha giudicato la sceneggiatura meritevole aveva intravisto delle possibilità interessanti nel rapporto conflittuale tra padre e figlia. Purtroppo, quelle possibilità non si sono realizzate.
Titolo: Buongiorno papà
Regia: Edoardo Leo
Sceneggiatura: Massimiliano Bruno, Edoardo Leo, Herbert Simone Paragnani
Fotografia: Arnaldo Catinari
Interpreti: Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers, Paola Tiziani Cruciani, Mattia Sbragia, Ninni Bruschetta, Pamela Saino, Alessio Sardelli
Nazionalità: Italia, 2013
Durata: 1h. 49′
D’accordo con la recensione sui difetti, salvo solo due o tre scene che mi hanno suscitato una discreta ilarità.
Albe di “Smetto Quando Voglio” che ne pensi?
Non l’ho visto.