Deadpool 2 di David Leitch
20th Century Fox, 15 Maggio 2018 – Coerente
Wade Wilson sembra aver trovato la sua pace, nella sua vita da giustiziere. Ma quando il capo di una gang, durante una sparatorio uccide una persona a lui vicina, il mutante rimane sconvolto. A riportarlo sulla retta via della violenza ci pensano l’amico Colosso, ma anche la minaccia del mercenario Cable…
A cavallo di un ovvio secondo giro di giostra, il mercenario chiacchierone impersonato da Ryan Reynolds non si schioda di un millimetro da quanto fatto al suo esordio. Giustamente, perché – nel bene e nel male – il primo film era riuscito a trovare una sua identità rispetto all’inarrestabile orda di cineumetti che riempie i cinema da dieci e più anni. Pregi e difetti sono quindi, prevedibilmente, portati all’eccesso, così che questo Deadpool 2 ha delle battute anche più riuscite della prima, ma è schiava del suo stesso gioco.
Per tutta la prima metà del film, la trama è ridotta quasi al minimo, e trattata con una voluta svogliatezza per lasciare il posto alle gag e alle infinite battute del protagonista. A patto di apprezzare lo stesso umorismo così sboccato, tuttavia, il buon ritmo generale non fa affatto pesare la cosa, per quanto rimanga la sensazione che si stia assistendo a poco più di un divertito giochino. Il problema è che più Deadpool 2 procede e più somiglia a quegli stessi titoli più seriosi che invece vorrebbe sfottere apertamente: le chiacchiere diminuiscono e aumentano botte e sparatorie senza gran convinzione. Lo si vede nel lancio della X-Force dall’aereo, e ancora di più nell’ultimo atto, quando (anti?) eroi e villain devono tirare le somme e il tutto sembra ormai trascinarsi stancamente.
Per quanto tutti gli attori siano in parte, nessuno di loro – nemmeno i nuovi arrivi – ha qui lo stesso peso di Ryan Reynolds, che per fortuna continua a essere più che convincente. È principalmente merito suo e degli altri due sceneggiatori se alla fine non si sono perse del tutto due ore, anche se di sicuro si sarebbe potuto osare complessivamente di più. Alla fine dei conti, Deadpool 2 è perfino di poco superiore al suo predecessore, ma rimane uno spettacolo facile da dimenticare. Anche perché, purtroppo, procede inesorabilmente in calando.
Titolo: Deadpool 2 (Deadpool 2)
Regia: David Leitch
Sceneggiatura: Rhett Reese, Paul Wernick, Ryan Reynolds
Fotografia: Jonathan Sela
Interpreti: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Morena Baccarin, Julian Dennison, Zazie Beetz, T.J. Miller, Leslie Uggams, Karan Soni, Brianna Hildebrand, Jack Kesy, Eddie Marsan, Shioli Kutsuna, Stefan Kapicic, Randal Reeder, Nikolai Witschl
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 1h. 59′
Visto. Non pensavo di riuscire a vederlo per intero. All’inizio i film di pigiami mi piacevano, ma adesso non li reggo proprio più. Neanche quelli super mega bellissimi e strafighi, tipo tanosdamorire. Non mi viene proprio più la voglia di vederli… Questo qui invece, stranamente, sono riuscito a trovare la voglia di vederlo e, cosa ancor più strana, l’ho visto tutto per intero, fino alla fine, scene post-credits comprese. Penso che dipenda dal fatto che è qualcosa di diverso, fuori dai canoni. Intendiamoci, non siamo ai livelli dello splendido Logan the Wolverine (unico film di pigiami che sarei disposto a rivedere una seconda volta) ma è comunque qualcosa di indiscutibilmente diverso dalla solita sbobba per famigliole con bambini facilmente impressionabili. Sì, è diverso. Non è un film di supereroi. E’ una parodia di film di supereroi. Magari non sempre riuscitissima, ma almeno, se deve per forza disintegrarti i testicoli con le battutine idiote, che siano almeno sconce, vivaddio…
P.S.: non ne sono sicuro, perché l’inquadratura è stata molto fugace (della durata di 3-4 decimi di secondo), ma all’inizio del film mi è sembrato di vedere persino una che esce fuori le tette. Forse…
Credo che i problemi principali dei film supereroici sono la loro interconnessione sempre più forte, che impedisce a uno spettatore di avvicinarsi ai personaggi senza sapere nulla dei film precedenti, e la loro piattezza generale nei temi che affrontano. E più si va avanti più le cose peggiorano.
Mah, in realtà, almeno per quanto mi riguarda, il difetto principale è la ripetitività infinita delle situazioni che alla lunga stanca e annoia. E’ lo stesso problema dei fumetti, ancorati a regole e stereotipi immutabili. Li ho letti per tanti anni, poi un bel giorno mi resi conto che raccontavano sempre le stesse storie, cambiando solo lo stile grafico. Improvvisamente smisero di destare in me ogni interesse e da allora non li ho più seguiti. Con i film mi è successa la stessa cosa, ma ci ho messo meno tempo a rigettarli, essendo essi ineluttabilmente ancorati a stereotipi che detesto in modo viscerale, ovvero quelli imposti dal demente sistema di censura americano. Per tali motivi io li trovo ormai insopportabilmente noiosi, indipendentemente dal fatto che esplodano i palazzi, le città o i pianeti interi. Dei film di pigiami che ho visto ne salvo solo due o tre, oltre a quel piccolo capolavoro di Logan the Wolverine, che è quasi una mosca bianca in questo panoramma cinematografico di mediocrità, oltre ad essere l’unico film Marvel a rendere giustizia al personaggio artigliato.
Oh, dimenticavo… Il personaggio di Domino è reso in maniera fantastica, oserei dire “prelibata” (yum!!!). Probabilmente è l’unico vero motivo per cui vale la pena di guardare questo film…
Lentino nella prima parte ma piano piano si risolleva, fra alti e bassi.
Non annoia nonostante la durata (visto in versione unrated).
Tolta la sorpresa del primo episodio, ne rimane un gradevole film d’intrattenimento ma che non si distingue da tutta la massa di film superoistici.
Comunque sulla stessa linea del capostipite.
Albe che ne pensi?
Il primo mi era bastato. Se poi adesso inseriscono il personaggio nel Marvel Cinematic Universe, addio.