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Deadpool di Tim Miller

18 febbraio 2016 Recensioni 7 Commenti
Deadpool

20th Century Fox, 18 Febbraio 2016 – Blando

Dopo oltre un anno e mezzo di ricerche, Deadpool è finalmente riuscito a trovare l’uomo che l’ha reso ciò che è. Mentre si prepara a ottenere la sua vendetta, racconta al pubblico chi era prima di diventare Deadpool, come passava le sue giornate e soprattutto chi era sua moglie…


Ryan Reynolds in DeadpoolPrimo tentativo della Fox di sfruttare appieno i diritti cinematografici di tutti i mutanti di casa Marvel, Deadpool appare un oggetto estraneo rispetto ai cinefumetti supereroici cui siamo ormai abituati. Violenza, sesso e parolacce la fanno da padrone in un film che negli Stati Uniti è stato vietato ai minori di 18 anni, e per fortuna che è così, perché questo era l’unico modo per rendere giustizia a un personaggio amatissimo dai lettori proprio per la sua irriverenza e la sua cialtroneria. Oltre al fatto di avere l’abitudine di parlare direttamente a loro.

Ryan Reynolds e Greg LaSalle con Brianna Hildebrand in una scena di DeadpoolPurtroppo, però, questo non basta a rendere il film qualcosa di davvero memorabile, innanzitutto perché questo tipo di spettacolo non è certo infrequente sul grande schermo – pur senza tute in spandex e nomi di battaglia – e poi perché metà delle battute non funziona e la rottura della quarta parete non sempre è gestita al meglio. In più, la sceneggiatura giostra ben oltre il limite del buon gusto, e l’accumulo di questo tipo di comicità finisce per risultare fastidioso.

Ryan Reynolds e Morena Baccarin in una scena di DeadpoolMa non ci sono solo spine, in Deadpool. I tanti riferimenti alla cultura popolare sono spesso gustosi e contribuiscono a dare l’impressione che il film si svolga nel mondo reale invece che in qualche universo parallelo come spesso accade, le autocitazioni sono sottili al punto giusto e i flashback permettono di raccontare la storia in maniera più interessante che non fossilizzandosi solamente sulle origini del personaggio. Il fatto è però che il film nel suo insieme, pur essendo anticonvenzionale, non è totalmente quella boccata d’aria fresca per il genere che avrebbe potuto essere.

Ryan Reynolds, Gina Carano e Ed Skrein con alle spalle Rob Hayter in una scena di DeadpoolSe infatti la splendida scena dei titoli di testa è davvero divertente e ben dispone verso il tipo di spettacolo cui si sta per assistere, ciò che viene dopo è sorprendentemente poco ispirato, trattenuto, tanto che la sua carica di insolenza sembra più una posa che non vera convinzione. Volendo giocare il suo stesso gioco, si potrebbe dire che a Deadpool manca il punto esclamativo per passare da essere un semplice wham a essere un vero wham!


La locandina statunitense di DeadpoolTitolo: Deadpool (Id.)
Regia: Tim Miller
Sceneggiatura: Rhett Reese, Paul Wernick
Fotografia: Ken Seng
Interpreti: Ryan Reynolds, Morena Baccarin, Ed Skrein, Gina Carano, Greg LaSalle, Brianna Hildebrand, T.J. Miller, Leslie Uggams, Michael Benyaer, Karan Soni, Donna Yamamoto, Hugh Scott, Style Dayne, Kyle Cassie, Taylor Hickson, Randal Reeder, Isaac C. Singleton Jr, Jed Rees
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 48′


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Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. Eddie ha detto:

    Brutto. Il fatto che si tratti di un film incentrato su una figura “cazzara” non giustifica la presenza così invasiva di battute (raramente divertenti). Ma perché tutte quelle recensioni entusiastiche? Il fatto che un film sia leggermente fuori dall’ordinario non lo rende automaticamente di qualità. Il doppiaggio italiano è da galera, sia per l’adattamento dei dialoghi che per le voci di Colosso e di Francis.

  2. Fabrizio Degni ha detto:

    Non ho visto ancora il film ma dai trailer mi ero esaltato… certo se questo e’ il risultato quando si prova ad essere borderline, allora Disney a vita (SCHERZO!!!).

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Io non sono un fan del personaggio, ma guardando il trailer avevo l’impressione che il film potesse essere davvero divertente e ben diverso dagli altri cinefumetti supereroici. La stampa USA ha esaltato il fatto che si trattasse di un film “adulto”, ma alla fine non è adulto nel modo che mi aspettavo: le battutacce e il sesso sono l’unica cosa che riguarda la sfera cinematografica più adulta, ma poi sembra di guardare un personaggio ventenne invece che adolescente. Ed è inutile: fa pochissimo ridere! Da questo punto di vista una grande occasione mancata, ma il pubblico ha risposto bene un p’ ovunque.

  4. Fabrizio Degni ha detto:

    Ciao Alberto,
    ho visto il film ed e’ tremendamente tamarro… credo siamo ben oltre i livelli di FandF, volgare in modo gratuito, e quasi orticante.
    Ho avuto l’impressione di aver letteralmente perso tempo nel vederlo: non che un film debba avere un valore didascalico o cosa, ma intrattenere non significa “riempire un buco di n ore…”.

    Gli effetti speciali sono curati, questo si, ma tutto il resto non ha proprio un senso.

  5. Fauno ha detto:

    Blando è un aggettivo fin troppo clemente.

    Suvvia, storia e sceneggiatura sono più piatte di un tavolo in bolla.

  6. Donato ha detto:

    Visto stasera. Fabrizio lo ha definito “tremendamente tamarro”. Confermo. Tamarrissimo. Curiosamente, è proprio per questo che mi è piaciuto. Probabilmente avrò dei gusti un po’ tamarri, ma, come dicevano gli antichi, “de gustibus”…

    Certo credo che l’efficacia delle battute in lingua originale si perda inevitabilmente con l’adattamento e il doppiaggio in italiano. Tuttavia, mi sono piaciute comunque numerose battute e situazioni che spernacchiano apertamente alcuni stereotipi classici dei film di supereroi. In effetti, è quasi una parodia di film sui supereroi, ma mi ha divertito molto di più di tanti altri film di “pigiami” che si prendono tremendamente sul serio. Insomma, se lo si guarda prendendolo per ciò che è, senza aspettative particolari, secondo me funziona.

  7. Marco ha detto:

    Piaciucchiato abbastanza. Non ho avuto la sensazione di perdere tempo a guardarlo.
    L’inizio è la cosa migliore del film, il proseguio discretamente interessante e divertente con qualche caduta di tono.
    Bravi gli sceneggiatori a spaziare bene fra presente e flashback.
    A parte le novità già espresse rispetto ai normali Marvel movie, un onesto cinefumetto che riesce a farti passare due ore di svago.
    Protagonista che traina da solo il film con buone e gustose battute.
    Effetti speciali non così terribili come ho letto su varie recensioni.
    Approvo l’orrendo doppiaggio di Colosso e del villain.
    Consiglio almeno una volta.

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