"Dragon Trainer 2" di Dean DeBlois
20th Century Fox, 16 Agosto 2014 – Incendiario
A Berk regna la pace tra vichinghi e draghi. Mentre i suoi amici si divertono gareggiando sui draghi, Hiccup esplora il mondo scoprendo nuove isole e nuovi territori insieme al fido Sdentato. Le sue esplorazioni lo porteranno a contatto con uomini che stanno costruendo un esercito di draghi. Inoltre incontrerà uno strano cavaliere…
«Questa è Berk…». L’inizio di questo sequel ricalca l’originale, ma questa volta i draghi sono amici e la (doppia) sequenza di apertura illustra bene la nuova situazione. In realtà le sequenze d’apertura rispecchiano bene anche i pregi e difetti di tutto il film: se da una parte abbiamo spettacolari scene d’azione girate in modo esemplare, con draghi e umani che compiono acrobazie aeree che lasciano senza fiato, dall’altro abbiamo alcuni problemi di montaggio e alcune scelte registiche a dir poco discutibili; se da un lato abbiamo dialoghi spumeggianti, dall’altro abbiamo un’assenza di approfondimento psicologico che grida vendetta.
C’è da dire che i problemi, per quanto evidenti, sono di breve durata e DeBlois si fa sempre perdonare grazie a una serie praticamente continua di trovate divertenti e alla perizia tecnica delle scene d’azione. Anzi, forse è proprio per questo che i difetti appaiono così evidenti, perché stonano con un insieme che sfiora più volte la perfezione e che la raggiunge nella magistrale sequenza del ricongiungimento tra Stoick e Valka.
Diretto a un pubblico molto vasto ed eterogeneo (i protagonisti sono ventenni), Dragon Trainer 2 cerca di svincolarsi dallo schematismo del predecessore introducendo personaggi e sentimenti meno elementari e più adulti, riuscendoci quasi sempre (anche se il personaggio di Eret avrebbe avuto bisogno di una migliore caratterizzazione) e aggiungendo qualche riferimento all’attrazione sessuale, consono all’età dei protagonisti.
Sostenuta da dosi massicce di azione, da siparietti comici riuscitissimi e da un paio di love story, la prima parte si dipana veloce sotto i nostri occhi, regalandoci un film all’altezza del predecessore. Ma, come spesso accade, è con l’entrata in scena del cattivo che il film prende davvero quota e la lunghissima seconda parte con l’inevitabile scontro finale tra bene e male è un crescendo di emozioni suggellato dal commovente finale e da una regia che finalmente non sbaglia più un colpo e fa letteralmente volare lo spettatore sulle ali dei draghi insieme a Hiccup e agli altri protagonisti.
Dragon Trainer 2 è un film travolgente, emozionante e con un finale incendiario, bello dalla prima all’ultima scena (stupendi anche i titoli di coda) e girato in modo meraviglioso. Se si eccettuano i trascurabili difetti, è uno dei rari sequel all’altezza, se non superiore, del prototipo.
Titolo: Dragon Trainer 2 (How to Train Your Dragon 2)
Regia: Dean DeBlois
Sceneggiatura: Dean DeBlois
Fotografia: —
Doppiatori: Flavio Aquilone, Francesca Fiorentini, Roberto Draghetti, Alessio Nissolino, Carlo Valli, Maria Letizia Scifoni, Gabriele Patriarca, Letizia Ciampa, Mattia Ward, Massimo Corvo, Daniele Giuliani
Nazionalità: USA, 2014
Durata: 1h. 42′
Essenzialmente d’accordo con la recensione: qualche difettuccio qua e là, qualche buco e/o forzatura nello sviluppo della storia e un montaggio non sempre azzeccatissimo non inficiano la qualità complessiva di un prodotto che, se paragonato alle ultime uscite di animazione, si può dire buono-ottimo e addirittura ottimo-eccellente per gli standard Dreamworks. Non fosse altro per almeno un paio di scene davvero riuscite, su tutte quella del “ricongiungimento” citata nella rece.
Graficamente notevole: rispetto al primo hanno migliorato molto i volti e la fotografia in alcune sequenze è incredibile.
Peccato solo per la battaglia finale: mi aspettavo qualcosa di molto più “corale” e molto più pirotecnico, con inquadrature più ampie che avrebbero potuto rendere al meglio la mole e la quantità dei contendenti…
Mmm…non ne sono rimasto così esaltato invece.
D’accordo con i vari pregi in fatto di tecnica e qualche riuscitissima trovata, però il prototipo mi toccò veramente le corde emozionali (presumo sia la mancanza di un esperto come Sanders alla regia), questo è…convenzionale, si lascia guardare e si rende interessante però, almeno per me, non mi ha fatto immedesimare, come il primo, nei protagonisti.
Tutto un pò troppo risaputo, che ci può stare essendo rivolto anche ad un pubblico di giovanissimi, però per chi è avvezzo non nè che sia sto gran capolavoro d’animazione.
Comunque molto bella la seconda parte.
“L’incontro” non l’ho trovato così toccante.
Bella la musica.
Ciao Marco, grazie per il tuo commento.
Al contrario di te, questo secondo episodio mi ha fatto immedesimare molto più del primo. Non ti so dire se siano stati temi trattati che sono più adulti, o la storia in sè, ma mi è sembrato un film più maturo e complesso del precedente.
Pensa che a me l’incontro mi commuove ogni volta che lo rivedo: trovo che sia girato in modo perfetto, e che tutta la costruzione della sequenza sia fantastica.
Ciao Fancesco. Grazie per la celere risposta.
Si i temi possono essere più adulti però il modo in cui sono stati trattati, il tocco che il regista ha dato loro (un pò troppo leggero e infantile) non me li ha fatti apprezzare pienamente. Poi questa è la mia impressione.
Mi trovo molto d’accordo con la recensione di Mymovies. Se vorrai darle un’occhio mi potrai dire le tue impressioni 🙂
Ciao Marco, la recensione che citi l’ho (ri)letta ma mi trova d’accordo solo in parte. Fa molti confronti con il primo DT illustrando come questo sia, secondo l’autore, inferiore per qualità e meno originale. Sono opinioni, ma non me la sento di rispondere sul merito, visto che non vedo DT2 da qualche mese e il primo addirittura da qualche anno. A pelle non sono d’accordo, ma dovrei riguardarmi il film prima di commentare con cognizione di causa.
Albe e Francesco avete visionato l’ultimo capitolo?
L’ho visto mentre pranzavo con le mie nipotine, quindi non credo di poter esprimere un giudizio attento sulla pellicola.