"Face/Off" di John Woo
Buena Vista, 10 Ottobre 1997 – Iperbolico
Sean Archer è al comando di un’unità speciale dell’FBI impegnata nella caccia al terrorista Castor Troy. Archer cattura la sua preda, che ha però fatto in tempo a preparare una bomba pronta ad esplodere. Castor Troy è in coma, e Archer è costretto ad assumere le sembianze del suo nemico per sventare l’attentato…
Il terzo film Hollywoodiano di John Woo, cineasta cinese che ha rivoluzionato il cinema di Honk-Kong negli anni 80, completa la sua sofferta maturazione in terra americana. Gli esordi, con Senza Tregua, furono sicuramente equivoci: Woo era stato risucchiato nell’ennesimo film confezionato su misura per Van Damme (stessa sorte toccherà all’ex-socio/collega/rivale di Woo, Tsui Hark, che dirigerà Double Team e Honk Kong: colpo su colpo) ma è riuscito a non affondare, mostrando qualche sprazzo della sua geniale tecnica. Il passo successivo, Nome in codice: Broken Arrow, è stato un pop-corn movie fracassone in cui John Woo si è limitato ad un apporto meramente registico, seppure di valore. Finalmente, dopo un comunque ottimo risultato al box-office, riesce a mettere le mani su una sceneggiatura di fantascienza, che prevede un improbabile scambio di facce tra due antagonisti. Dopo averla sistemata e ricollocata ai giorni nostri, Woo riesce a partire con il progetto Face/Off.
Su un plot piuttosto convenzionale, Woo ha l’occasione di inserire alcuni dei temi a lui cari dai tempi d’oro di A Better Tomorrow e The Killer: il tema del doppio, quasi una nemesi per il protagonista, l’analisi approfondita di un dualismo sofferto che viene risolto nel dolore e nella lotta fra i protagonisti. Il risultato della miscela è un action-movie altamente spettacolare, che si discosta per molti versi dai canoni di Hollywood pur risultando adattissimo al genere.
I due protagonisti sono John Travolta e Nicolas Cage (da notare che Woo ama lavorare sempre con gli stessi attori: Travolta era in Broken Arrow, Cage sarà in Windtalkers, un modo per riprendersi dal distacco con Chow Yun-Fat, protagonista dei suoi capolavori?), coadiuvati da una bravissima Joan Allen, nel ruolo della moglie incerta sull’identità del marito. Ci sono quindi due pezzi grossi di Hollywood a confronto diretto, un confronto che si fa sfocato e ribaltato con il procedere del film (un po’ come quello tra Brad Pitt ed Ed Norton in Fight Club), ma che produce comunque un’ottima prova dei due, che si scambiano il ruolo del buono e del cattivo con efficacia (un tentativo in tal senso lo si nota anche in Mission: Impossible – 2, con il gioco delle maschere di Hunt e Ambrose).
Il film è meno esasperato di M:I-2 e più maturo di Broken Arrow, risultando probabilmente la migliore opera statunitense di Woo fino ad ora. Alcune scene si avvicinano alla maestria di The Killer, come la straordinaria sequenza della chiesa, in assoluto la migliore del film, ma tutta la pellicola è zeppa di momenti adrenalinici, oltre a quei “marchi di fabbrica” attraverso cui viene spesso “banalizzato” il regista cinese: le colombe, i ralenti, le mitiche “dancing gunfight”, i “mexican stand-off” (interessante quello iniziale nell’hangar), c’è veramente tutto. Interessante riscoprire come John Woo rivisti delle scene già proposte in altri suoi film, come il confronto allo specchio dei duellanti (già visto in Hard Boiled e Senza Tregua), in una ricerca estetica auto-referenziale e quasi sorniona.
La bellezza di Face/Off è quindi il suo essere il più riuscito punto d’incontro tra il Woo-pensiero e Hollywood, un film che ci restituisce, a seconda delle nostre aspettative, un ottimo film d’azione oppure la rivisitazione dei fasti passati (per i fan di Woo). Certo, resta un po’ di malinconia: in primis pensando che ormai Woo sembra essere solo un regista d’azione, e in secondo luogo per gli scarsi risultati ottenuti con l’ultimo Windtalkers.
Titolo: Face/Off – Due facce di un assassino (Face/Off)
Regia: John Woo
Sceneggiatura: Mike Werb, Micheal Colleary
Fotografia: Oliver Wood, Gary Capo
Interpreti: John Travolta, Nicolas Cage, Joan Allen, Dominique Swain, Gina Gershon, Alessandro Nivola, Nick Cassavetes, Harve Pressnel, Robert Wisdom, CCH Pounder, Colm Feore, John Carroll Lynch, Margaret Cho, Robert Wisdom, Jamie Denton
Nazionalità: USA, 1997
Durata: 2h. 17′
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