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"Heart of the Sea" di Ron Howard

4 dicembre 2015 Recensioni 2 Commenti
Heart of the Sea

Warner, 3 Dicembre 2015 – Marginale

La baleniera Essex salpa dal Massachusetts nell’agosto del 1819, raggiunge la costa ovest del Sudamerica e si spinge 2.000 miglia lungo l’equatore quando viene affondata da un’enorme balena bianca. Trent’anni dopo  Herman Melville fa visita all’ultimo dei superstiti per farsi raccontare come andò veramente e scriverci un libro…


Una scena di Heart of the Sea - Le origini di Moby DickIl più classico dei registi hollywoodiani moderni prova a raccontarci l’episodio all’origine del più classico dei romanzi epici statunitensi. Ed è proprio questa premessa il primo difetto del progetto filmico di Heart of the Sea, perché le ragioni della grandezza di un’epica stanno proprio nella sua dimensione eroica, straordinaria (oltreché, come nel caso di Moby Dick, nelle sue innovazioni stilistiche). Riportarne la storia sul piano reale – umano – non solo è poco interessante di suo, ma finisce per sminuire la grandezza dell’opera. Perché non si tratta di raccontare la genesi tormentata di un capolavoro, com’è stato ad esempio fatto più volte con il A sangue freddo di Truman Capote, ma di raccontarne solo la fonte di ispirazione. “Solo” perché, appunto, è il processo di creazione artistica ciò che ha reso davvero memorabile la storia.

Chris Hemsworth in Heart of the Sea - Le origini di Moby DickBasandosi su quanto raccontato da Nathaniel Philbrick in Nel Cuore dell’Oceano (Elliot Editore) ma mettendoci molto del suo, Charles Leavitt – sceneggiatore tutt’altro che inattaccabile (K-PAX e Blood Diamond ma anche il prossimo Warcraft) – disegna personaggi particolarmente stereotipati ma crea dialoghi estremamente ispirati, peraltro adattati ottimamente nella versione italiana anche se affidati a voci spesso fuori personaggio.

Un momento di Heart of the Sea - Le origini di Moby DickDal canto suo Ron Howard sembra voler fare il verso alla sua regia di Rush, col risultato di infastidire l’occhio dello spettatore per via del 3D e di non riuscire a dare grande potenza alle scene marittime. I tre mesi di naufragio lasciano poi troppo pochi segni sui volti e sui corpi dei protagonisti per non far storcere il naso e rendere poco emozionante l’ultima mezz’ora di film. Certo nel suo complesso Heart of the Sea non è un brutto film, ma non eccelle in nulla e all’uscita dalla sala lo si potrebbe benissimo commentare con una disinteressata scrollata di spalle.


La locandina di Heart of the SeaTitolo: Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea)
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura: Charles Leavitt
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Interpreti: Chris Hemsworth, Tom Holland, Benjamin Walker, Cillian Murphy, Ben Whishaw, Brendan Gleeson, Charlotte Riley, Frank Dillane, Joseph Mawle, Benjamin Walker, Paul Anderson, Michelle Fairley, Jordi Mollà, Donald Sumpter
Nazionalità: USA, 2015
Durata: 2h. 01′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Buon film d’intrattenimento ma nulla più.
    Non annoia sicuramente, anzi volendo appassiona anche ma l’emozione manca (a parte il ritorno del protagonista a casa, alla fine).
    Comunque si fa il tifo per gli umani, non alla balena, vera metitrice di terrore e incarnazione vera e propria del male recondito nell’animo umano.
    Buon reparto tecnico. Regia che sa raccontare in modo semplice ma efficace.
    Bravi gli attori.

  2. Antonio ha detto:

    Spettacolare dal punto di vista visivo sicuramente.
    La prima parte del film è quella piu’ ispirata, complice l’incontro con il Capodoglio e le bellissime scene sulla Essex. La seconda parte piu’ stancante ,ricorda troppo Cast Away e Robinson Crusoe ed ,almeno nel mio caso, non mi sono affezionato a nessuno dei superstiti escluso il protagonista ed il personaggio interpretato da Tom Holland.
    Buon film e Ron Howard non smentisce mai il suo talento ma siano lontani dal Capolavoro che i produttori speravano.

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