"Il caso dell'infedele Klara" di Roberto Faenza
Medusa, 27 Marzo 2009 – Ridicolo
Luca è un musicista italiano che vive a Praga. Fidanzato con Klara, studentessa italo-svedese, si convince ogni giorno di più che la ragazza lo tradisce con un compagno di università, tanto da rivolgersi ad un investigatore privato per provare la propria idea. Fino a diventarne ossessionato…
Il torinese Roberto Faenza continua a parlare di passione e gelosia, come già aveva fatto nei recenti Prendimi l’anima e I giorni dell’abbandono. Questa volta lo fa adattando per lo schermo l’omonimo romanzo di Michal Viewegh pubblicato in Italia da Instar Libri. Il risultato è però ancor meno riuscito che nelle pellicole precedenti. Abbondando con nudo e sesso ben oltre il necessario, Faenza mette in scena un intreccio prevedibilissimo e dei personaggi esasperati ed esasperanti, ricorrendo alla psicologia in maniera rozza e infarcendo il tutto con dialoghi risibili e citazioni colte proposte in modo fastidioso.
Difficile dire quale sia la cosa peggiore di un film brutto sotto ogni aspetto, perché se anche le belle musiche di Giovanni Venosta sono rovinate dal modo invadente in cui sono proposte è chiaro che non c’è proprio nulla che funziona. Il fatto poi che il film sia stato girato in inglese ha obbligato gli attori a ridoppiarsi in studio per la versione italiana, ma per ridoppiarsi in studio bisogna essere capaci, ed è evidente fin dalla prima frase che per lo spettatore sopportare Laura Chiatti sarà un’agonia lunga un’ora e mezza. Un’ora e mezza che sembra non voler passare mai, e che le risatine isteriche provocate da certi momenti davvero imbarazzanti sono l’unico modo per sopportare.
Titolo: Il caso dell’infedele Klara
Regia: Roberto Faenza
Sceneggiatura: Roberto Faenza, Maite Carpio, Marzio Casa
Fotografia: Maurizio Calvesi
Interpreti: Claudio Santamaria, Iain Glen, Laura Chiatti, Kierston Wareing, Paulina Nemcova, Miroslav Šimunek, Yemi Dele Akinyemi, Dorota Nvotova, Ana Geislerová, Adriano Wajskol, Zuzana Fialova, Sabina Began, Matyáš Valenta
Nazionalità: Italia, 2009
Durata: 1h. 30′
Risibile pellicola dai vetusti contenuti, inutili dialoghi ed irritante epilogo. Da evitare.
Una delle cose peggiori prodotte dal cinema italiano degli ultimi anni. Più ci penso e più mi pento di non avergli dato i teschi.