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"Il grande e potente Oz" di Sam Raimi

6 marzo 2013 Recensioni 3 Commenti
Il grande e potente Oz

Walt Disney, 7 Marzo 2013 – Classico

Oscar Diggs, un illusionista circense, fugge dal Kansas a bordo di una mongolfiera, per poi ritrovarsi nel mezzo di un ciclone che lo trasporta nel magico regno di Oz. Gli abitanti credono che Oscar sia un grande mago, destinato a porre fine al dominio della Strega Cattiva…


Una scena di Il grande e potente OzLa rivisitazione in chiave moderna di fiabe e classici della letteratura per ragazzi è uno dei trend del momento ad Hollywood: la stessa Disney non è nuova a questo tipo di operazione, avendo prodotto l’Alice in Wonderland burtoniano. Il grande e potente Oz torna a dunque a raccontare il mondo ideato da Frank L. Baum, nella versione trasposta da Victor Fleming nel classico Il mago di Oz: Sam Raimi realizza un prequel a tutti gli effetti della pellicola del ’39, mantenendo ben pochi punti di contatto con i romanzi originali. Il film comunica a pieno la maestria di Raimi nell’adattare agevolmente il suo esuberante stile ai canoni hollywoodiani: Il grande e potente Oz è una spensierata avventura conscia della sua natura infantile, dotata di uno spirito sostenuto e di trovate visive convincenti, in cui l’anarchica follia raimiana è visibile soprattutto nelle scene più rocambolesche.

Mila Kunis e James Franco in Il grande e potente OzIl digitale serve a dipingere un film dallo stampo classico, che riesce a comunicare la magia di Oz tramite la scelte fotografia di Peter Deming: la Città di Smeraldo e i suoi prati di papaveri colpiscono grazie a colori vividissimi, ricordando il modo in cui l’originale faceva uso del Technicolor, e riuscendo a trasportare il pubblico in un mondo in cui perdersi. Dal punto di vista narrativo i difetti sono più evidenti: il film si apre con un prologo gustosamente rétro per poi lasciar spazio alle immagini nei minuti successivi, ma a partire dal secondo atto la sceneggiatura inizia a zoppicare, offrendo alcuni cambiamenti troppo repentini e utilizzando come motore dell’intreccio l’abusatissimo espediente della profezia. Il tutto mantiene però una fiabesca semplicità di fondo, che riesce ad alleggerire parzialmente anche i problemi citati.

Una scena di Il grande e potente OzDiscorso simile per quanto riguarda il cast: se James Franco risulta perfetto per la parte grazie alla sua guasconeria, e la Glinda di Michelle Williams cita in maniera riuscita la Billie Burke originale, Rachel Weisz appare invece piuttosto spaesata, mentre Mila Kunis è assolutamente fuori parte. Memorabili le creature digitali: la scimmia volante Finley (doppiata da Zach Braff in originale) è un’ottima risorsa comica, mentre la Bambina di Porcellana di Joey King prende vita e incanta grazie ad un convincente uso della computer graphic.

Il grande e potente Oz non è sicuramente un film memorabile: ciononostante, si tratta di fiaba godibile e divertente, che coniuga lo stile di Raimi allo spirito dell’originale in maniera particolarmente riuscita.


La locandina statunitense di Il grande e potente OzTitolo: Il grande e potente Oz (Oz: The Great and Powerful)
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Mitchell Kapner, David Lindsay-Abaire
Fotografia: Peter Deming
Interpreti: James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams, Zach Braff, Bill Cobbs, Joey King, Tony Cox, Stephen R. Hart, Abigail Spencer, Bruce Campbell, Ted Raimi, Tim Holmes, Toni Wynne, Rob Crites, William Dick, Gene Jones
Nazionalità: USA, 2013
Durata: 2h. 10′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Catherine ha detto:

    Oz il grande e potente puo tenere una candela l’originale 1939 Judy Garland film, il Mago di Oz. Raimi miseramente fallisce nel duo tentativi di catturare la bellezza el la magia da ’39.

  2. igor ha detto:

    bel film voto:8-

  3. Marco ha detto:

    Mah direi che in questo film la parte del leone la fanno gli effetti speciali e le scenografie, o perlomeno è quello che a fine visione rimane più impresso del film, avendo poi gente come Robert Stromberg alle scenografie e John Frazier alla supervisione degli effetti visivi (due dei migliori nel campo) la cosa mi sembra ovvia.
    La sceneggiatura è altamente infantile o comunque personalmente lo trovata priva di originalità e prevedibile, c’è da dire però che al target cui il film è riferito penso vada più che bene.
    Le prestazioni attoriali sono volutamente, lo spero per loro almeno, troppo caricaturali, teatrali e sopra le righe, forse per far immedesimare meglio i bambini, io le ho trovate troppo finte e nessuno è meglio dell’altro, tutte mediocri.
    Fa specie che i personaggi meglio caratterizzati siano quelli virtuali quindi la scimmia volante e la bambola di porcellana (anche in “John Carter notai la medesima cosa).
    Raimi è un regista che si adatta splenditamentre a tutto (horror, azione, fantasy) e la sua regia mi è sembrata convincente con gustosi piano-sequenza ed alcune scene girate meravigliosamente (l’arrivo ad Oz, il villaggio di porcellana, il gustoso intro tribuito al prototipo).
    A volte però, forse causa durata eccessiva, scema di ritmo e perde mordente.
    Purtroppo brutto brutto il finale.
    Elfman garanzia.

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