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Il piccolo diavolo di Roberto Benigni

7 maggio 2020 Recensioni 4 Commenti
Il piccolo diavolo

Cecchi Gori, 20 Ottobre 1988 – Divertente

Un prete cattolico statunitense che vive in Italia pratica un esorcismo su una parrucchiera, ma una volta che il Demonio lascia il corpo della donna si manifesta in un’altra forma umana, maschile, e decide di rimanere a far compagnia al sacerdote. Che cercherà in tutti i modi di liberarsi di lui e rimandarlo all’Inferno…


Dopo Non ci resta che piangere, Il piccolo diavolo è – a distanza – la miglior commedia diretta da Roberto Benigni. È però un film che si regge su una sceneggiatura, scritta dal regista insieme con Vincenzo Cerami, che non è altro se non un canovaccio con più d’un tempo morto, pieno di ottimi dialoghi ma con una costruzione drammaturgica quantomeno rivedibile, che mette in scena una sequela di gag molto spesso divertenti ma prive di un vero sviluppo filmico.

Grande e non del tutto prevedibile successo di pubblico della stagione 1988-89, questa terza regia a soggetto di Benigni è un film visivamente povero, in cui è chiara la volontà di lasciare agli attori tutto lo spazio possibile. E non poteva esserci scelta più logica, perché mettere insieme il comico toscano con Walter Matthau è sulla carta una grande idea. Purtroppo l’attore statunitense non sempre pare a suo agio a fianco di Benigni, il quale prende infatti sempre il sopravvento e lo riduce spesso a semplice spalla del suo istrionismo. Al loro fianco, invece, Nicoletta Braschi non si può esattamente dire che brilli per bravura…

A conti fatti, Il piccolo diavolo è un film estremamente divertente, ma anche uno spettacolo cinematografico tutto sommato mediocre. Come spesso capita nei film diretti da Roberto Benigni, tra l’altro. Questo non ne ha però mai inficiato la riuscita comica né il successo, come in questo caso.


La locandinaTitolo: Il piccolo diavolo
Regia: Roberto Benigni
Sceneggiatura: Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
Fotografia: Robby Müller
Interpreti: Roberto Benigni, Walter Matthau, Nicoletta Braschi, Stefania Sandrelli, John Lurie, Franco Fabrizi, Giacomo Piperno, Paolo Baroni, Annabella Schiavone, John Karlsen, Flavio Bonacci, Stefano Antonucci, Bruno Vetti, Mirella Falco, Germana Di Giannicola, Massimo Bianchi, Roberto Corbiletto, Vito Passeri, Bianca Maria Borraccetti
Nazionalità: Italia, 1988
Durata: 1h. 41′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Matteo ha detto:

    Che nostalgia. Mia mamma portò a casa la cassetta e vidi il film non so quante volte (all’epoca niente netflix e poco internet :))

    Rivisto più di recente, è decisamente più noioso di quanto mi ricordassi, ma è parte della mia infanzia

  2. DANIELE ha detto:

    Salve, ma quello in capo è il soggetto originale del film? Grazie

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Ciao Daniele. Le prime righe raccontano brevemente la trama del film, ciò che vi succede. Il resto è una breve recensione critica di cosa funziona cosa no secondo me nel film stesso.

  4. Roberto (Non Benigni) ha detto:

    Il film come i successivi, (da “Johnny Stecchino” a “La vita è bella”) prendono un tema serio e ne traggono un film divertente, in questo caso il tema serio è la possessione diabolca, Walter Matthau da un grande valore al film, anche se il merito del divertimento è quasi tutto di Benigni, che porta scompiglio ovunque, alcune scene fanno ridere anche se riviste tante volte, per esempio quando il diavolo si autoinvita alla cena in ristorante.

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