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"Insidious 2" di James Wan

22 maggio 2014 Recensioni 10 Commenti
Insidious 2

Warner, 10 Ottobre 2013 – Demoniaco

Josh Lambert si addentra nel regno dei morti per strappare suo figlio alle Tenebre. Tornando tra i vivi, l’uomo porta però con sé una presenza indesiderata che prende a tormentare la sua famiglia. Questa volta, però, la presenza porta avanti il suo sinistro progetto anche sotto i raggi del sole…


Una scena di Oltre i confini del male - Insidious 2Dopo il successo planetario riscosso con il primo Insidious, James Wan si concede due anni lontano da case infestate e spiriti malefici per tornare alla carica, sempre nel giardino dei Lambert, con un sequel invocato a gran voce e preannunciato fin dai titoli di coda del primo episodio.

Patrick Wilson in una scena di Oltre i confini del male - Insidious 2Il film, sapientemente,  propone un rapido flashback degli eventi accaduti negli ultimi istanti del predecessore, chiarendo quella che a molti è apparsa una chiusura frettolosa e iniziando i nuovi che hanno mancato il primo appuntamento. Il cast è il medesimo così come lo stile narrativo adottato, anche se per via del maggior numero di location toccate si nota una maggior mobilità della macchina da presa, alla Blair Witch Project, nelle mani dei ghostbuster di turno.

Ty Simpkins in una scena di Oltre i confini del male - Insidious 2La frattura con il predecessore è negli aspetti che invece Wan sembrava aver opportunamente recintato da Saw, quegli oggetti materiali, qui rappresentati dai giocattoli, dagli affetti dell’infanzia, filo conduttore di un dramma familiare sepolto dalla sensitiva Elise nella mente di John, nella duplice veste di salvatore e carnefice. Se il tratto distintivo del primo capitolo è stato la linearità della storia e la sensazione di smarrimento, nel Capitolo 2 gli attori assumono invece consapevolezza del proprio ruolo e lasciano scegliere allo spettatore la realtà cui ancorarsi, perché buoni e cattivi sono in carne e ossa, le entità dell’oltretomba hanno un nome e un cognome ed è la loro fisicità la cagione di dolore e morte.

Danielle Bisutti in Oltre i confini del male - Insidious 2I colpi di scena sono numerosi ma a dire il vero intuibili, perché Wan attua un trucco che funziona solo per i primi minuti: rallenta l’azione, la carica come una molla, lascia lo spettatore sul punto di saltare ma solo in seconda battuta sgancia il fermo, con un effetto simile al flash in seconda per evitare gli occhi rossi nelle foto. L’espediente è sicuramente originale, ma il peccato è averne abusato. Non guasta, per concludere, la gradevole comicità degli attori a contorno, due macchiette a supporto dei veri sensitivi che strizzano decisamente l’occhio ai mitici acchiappafantasmi e hanno una buona azione detonante ai cali di tensione.

Il terzo capitolo è previsto per il 2015 e sarà focalizzato su una nuova famiglia, ma a giudicare dal finale la storia è tutt’altro che sepolta…


La locandina di Oltre i confini del male - Insidious 2Titolo: Oltre i confini del male – Insidious 2 (Insidious Chapter 2)
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Leigh Whannell
Fotografia: John R. Leonetti
Interpreti: Patrick Wilson, Rose Byrne, Lin Shaye, Ty Simpkins, Barbara Hershey, Steve Coulter, Leigh Whannell, Angus Sampson, Andrew Astor, Hank Harris, Jocelin Donahue, Lindsay Seim, Danielle Bisutti, Tyler Griffin
Nazionalità: USA – Canada, 2013
Durata: 1h. 46′


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Attualmente ci sono 10 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Apprezzabile la storia che stavolta, al contrario del primo capitolo, è molto più approfondita, lineare e ben inserita nel contesto del primo episodio, tutto però a scapito della vera paura e di momenti realmente terrorizzanti riscontrabili solo nelle tipiche scene da “buu” troppo abusate in questo capitolo, secondo me.
    Altro difetto e la sensazione di confusione che si può provare verso il prefinale.
    Qualità tecnica sempre ad alti livelli. Attori tutti in parte.
    “Amityville Horror” e “Psyco” NON sono stati plagiati. Non si pensi questo.

  2. Marco ha detto:

    Albe opinioni su ” Annabelle”?

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Considerato che The Conjuring è brutto e l’inizio con Annabelle è la parte più brutta, mi sono guardato bene dal vederlo.

  4. Marco ha detto:

    Ahahahah beh in questo caso ti dò ragione 🙂
    A parte tre scene degne di nota il resto è solita roba trita e ritrita.
    “The Conjuring” non mi dispiacque mi ricordo.

  5. Marco ha detto:

    Qualcuno ha visto “Chernobyl Diaries”? Pareri?

  6. Marco ha detto:

    Visto anche il terzo capitolo.
    Si sente enormemente il cambio di regia ed i salti sulla sedia non sono attribuibili ad una buona costruzione della suspence ma ai soliti clichè da film horror, i tipici “buuu” con audio sparato che irritano non poco.
    La prima parte è un “teen-horror” su tutta la linea che non annoia ma non regala momenti di reale inquietudine, mentre la seconda parte (la discesa negli inferi) ha come protagonista la vecchietta medium dei primi due capitoli.
    L’atmosfera waniana si respira poco, forse grazie solo alla fotografia, ma la logubricità del prototipo è totalmente assente. Finale trash che fa perdere quel poco di paura “insidiata” nello spettatore.
    Da vedere solo per chiudere il cerchio.

  7. Marco ha detto:

    Albe hai visto “The Invisibile Man” di Whannell?
    Domanda rivolta anche al recensore Fabrizio☺

  8. Alberto Cassani ha detto:

    Sì. Non fa paura e ha un finale telefonato, ma è un interessante per come mescola horror e problemi reali e ha un’idea brillante per l’invisibilità.

  9. Marco ha detto:

    Concordo in pieno con te, anche se avrei eliminato qualche lungaggine di troppo, però la regia regala buone dosi di suspance.
    Ricordo che anche “L’uomo Senza Ombra” univa lo stalkeraggio e voyerismo ai danni di una donna al genere horror (limitatamente solo ad alcune scene però), qui invece la tematica è sentita in tutto il film.
    Anche la tuta costruita con le microcamere è riconducibile alla violazione della privacy.

    Quindi la serie “Dark Universe” è veramente conclusa o il successo, sia di critica che di botteghino, di questo film la farà risorgere?
    Ma “The Wolf Man” del 2010 ne fa parte?

  10. Alberto Cassani ha detto:

    Il “Dark Universe” in quanto tale è già concluso: i vari film che saranno realizzati a partire dai mostri classici non dovrebbero più far parte dello stesso universo narrativo. E infatti questo è un film totalmente a sé stante, senza alcun riferimento ad altre pellicole.

    Il Wolfman con Anthony Hopkins mi sembra molto precedente alle notizie relative al DU, non penso abbiano mai pensato di metterlo nello stesso universo con gli altri. A conti fatti, credo che il DU ormai contenga solo La mummia con Tom Cruise e basta.

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